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Ragusa – Aeroporto, servono tempi certi, a fine marzo un incontro a Roma

Andrea Cassisi

Ragusa – Aeroporto, servono tempi certi, a fine marzo un incontro a Roma

sabato 20 Marzo 2010

Il deputato Minardo propone un tavolo provinciale di monitoraggio, da convocare periodicamente. Per l’infrastruttura di Comiso l’attenzione del ministro Matteoli dopo le elezioni

RAGUSA – La discussione politica recente sulla tempistica da adottare per l’apertura dell’aeroporto di Comiso, non ha lasciato indifferente il governo nazionale con il ministro ai Trasporti Altero Matteoli che ha raccolto l’invito del deputato del Popolo della Libertà, il modicano Nino Minardo a stilare un cronoprogramma dei lavori da ultimare.
“Ho ricevuto – ha detto l’onorevole Minardo – una telefonata molto cordiale del ministro che mi ha comunicato la sua assoluta disponibilità a fare chiarezza ed a mettere un punto fermo sulla vicenda dell’apertura dello scalo di Comiso”.
Questo atteggiamento fa seguito all’interrogazione proposta da Minardo e firmata  anche dai parlamentari siciliani Fallica, Garofalo, Beretta, Causi, Marinello, Pagano, Terranova. Nella domanda è stato sottolineato come si registrino ancora ritardi per l’apertura dell’aeroporto e  “vengono fuori problemi ‘nuovi’ che determinano intoppi ‘inattesi’. “Adesso si parla dell’attivazione dello scalo a Pasqua 2011”, ha continuato. “Subito dopo la consultazione elettorale regionale di fine marzo si terrà un incontro a Roma per chiarire definitivamente lo stato delle cose rispetto ai tempi necessari per l’apertura dell’aeroporto e per stilare il cronoprogramma che, con tempi e date determinate dovrà portare al raggiungimento del traguardo”, ha annunciato ancora Minardo.
 
“Fatto questo, resta comunque la necessità della convocazione periodica di un tavolo tecnico in provincia di Ragusa, che coinvolga ognuno degli attori interessati all’apertura dello scalo di Comiso, in modo che si affrontino e si risolvano tutte le questioni che stanno impedendo il rispetto dei tempi e che stanno determinando un allungamento degli stessi inatteso e, per questo, preoccupante. Ritengo – ha concluso Minardo – che siamo arrivati alla fase decisiva e che adesso dipenderà da questo territorio, dalla classe dirigente che lo rappresenta, accelerare le azioni per vedere finalmente operativo l’aeroporto di Comiso”. Il ritardo dell’apertura, insieme ad altre problematiche legate alla fase di gestione è legato al mancato superamento di ostacoli di ordine procedurale inerenti il passaggio del sedime aeroportuale dal Ministero della Difesa al Demanio Regionale – a quanto risulta e fatto confermato anche dall’ENAC – e allo sbocco delle procedure per assicurare i servizi della navigazione aerea da parte dell’ENAV.
 


La burocrazia. Attese e ritardi per l’apertura dello scalo
 
La proposta emendativa del deputato Nino Minardo, sostenuta da numerosi parlamentari siciliani, che destina all’aeroporto di Comiso i fondi necessari all’attivazione di tutti i dispositivi interni di sicurezza, è stata già da tempo esitata favorevolmente. Ma per utilizzare questi fondi è necessario il formale affidamento all’Enav del complesso dei relativi servizi della navigazione aerea del suddetto aeroporto, tramite apposito decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. A tal proposito l’onorevole Nino Minardo ha interrogato il ministro Matteoli chiedendo quando firmerà il decreto che legittimerà l’Enav a poter utilizzare i fondi che, con riferimento all’anno 2009, risultano già affidati o se, invece, per l’adozione di questo decreto, stia attendendo la risoluzione delle altre problematiche procedurali che bloccano l’apertura dello scalo aeroportuale siciliano. C’è preoccupazione dunque, per l’apertura dello scalo comisano, fondamentale volano di uno sviluppo che ancora slitta.

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