Un punto importante per la classifica arriva da Verona. Ancora +7 sul terzultimo posto e un match in meno da giocare per il Catania. Tre partite in una, non proprio per palati fini, si sono viste domenica al Bentegodi. La prima, durata 45’ ha avuto quasi l’effetto di un anestetico, tanta è stata la noia, spezzata solo da qualche sporadico tentativo clivense. Nella seconda, da inizio ripresa fino al gol di Pellissier, c’è stato in campo solo il Chievo. Poi, fino al rigore di Lopez, è arrivata la reazione del Catania. Un andamento del match che ha alimentato le polemiche di chi ha parlato di pareggio annunciato.
Il Catania risponde a tono con Lo Monaco: “Io dico solo che abbiamo giocato una gara difficile – sostiene l’a.d. rossazzurro – resa ancor più difficile dagli infortuni in corso d’opera”. “Siamo venuti a Verona a giocarcela” aggiunge il tecnico etneo Mihajlovic. Insomma, in casa Catania fin dal fischio finale si è guardato avanti, all’impegno di domani con la Fiorentina. Oltre ai viola, preoccupano gli infortuni. Potenza è out, mentre sono elevate le possibilità di recuperare Andujar e Biagianti. Questo per ciò che riguarda i giocatori usciti anzitempo al Bentegodi. Sulla via del recupero anche Capuano e Silvestre che hanno saltato il match coi veronesi. Inoltre rientrerà Martinez dopo la squalifica. La Fiorentina dell’ultimo periodo (sei punti in due partite con Napoli e Genoa) fa paura e cerca la risalita verso le posizioni che valgono l’Europa, anche se qualche infortunio (vedi Vargas) l’hanno contato pure i viola.
Il Catania del resto nel girone di ritorno sta facendo faville e i tifosi hanno ancora negli occhi la grande partita con l’Inter. Non tutte le ciambelle riescono col buco, penseranno gli scettici, ma erano gli stessi che a dicembre vedevano già un Catania in B. Ottimisti a tutti i costi dunque? No, sarebbe sbagliato anche questo, ma realisti bisogna esserlo: il Catania visto da Natale in poi ha tutte le chance per salvarsi, forse anche con anticipo.