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Messina – Porto, riaprire il dialogo tra enti ricominciando dal Punto franco

Messina – Porto, riaprire il dialogo tra enti ricominciando dal Punto franco

venerdì 26 Marzo 2010

Madaudo è stato nominato ufficialmente commissario dell’Ente Porto. Nuova serie di buone intenzioni. Il progetto è però contrapposto al Piano regolatore dell’Autorità portuale

MESSINA – La nomina di Rosario Madaudo a commissario straordinario dell’Ente Porto adesso è ufficiale grazie alla delibera n. 133 della Regione Siciliana, elaborata in data 18 marzo 2010 e sottoscritta dal Governatore Raffaele Lombardo.
“Nell’insediarmi nell’incarico affidatomi”, commenta Madaudo in una nota inviata alla stampa, “mi corre l’obbligo di inviare al Presidente della Regione Sicilia, On. Lombardo, un duplice ringraziamento; come cittadino messinese, per aver riconosciuto l’importanza del Punto Franco per l’economia non solo cittadina, ma anche della Regione e dell’Italia tutta; sia come ex Presidente del Consiglio di Amministrazione di questo Ente, che, con la mia nomina a Commissario, vede riconosciuto il proprio lavoro, oscurato e vilipeso, per cui mi impegno ad agire nella continuità dell’attività già svolta”.
La nomina a commissario avrà una durata di tre mesi e sarà rinnovabile per un anno. Dopo questo tempo, sarà obbligatorio istituire un nuovo Cda che, stante la doverosa rimodulazione prevista dalla Regione Siciliana, sarà composto non più da 14 consiglieri come un tempo ma da 4 più il presidente. I consiglieri saranno nominati in rappresentanza di Comune di Messina, Provincia Regionale di Messina, Regione Siciliana, ministero delle Attività Produttive e Camera di Commercio. Obiettivo primario dell’Ente sarà sempre la realizzazione del Punto Franco.
“È utile rammentare – scrive Madaudo a tal proposito – che il Punto Franco di Messina è un’opportunità unica ed irripetibile, soprattutto in questo periodo di grave congiuntura economica, in quanto sarà l’unico (poiché, secondo la normativa europea, non se ne potranno realizzare altri in tutta Europa) Punto Franco al centro del Mediterraneo e quindi sarà il naturale punto di incontro dell’economia di tre Continenti e sicuro riferimento dell’economia mondiale. Sarà un strana coincidenza – aggiunge il commissario – ma, in questi giorni, è stata restituita alla cittadinanza messinese, opportunamente restaurata, la lapide marmorea su cui è trascritta la bolla di Costanza d’Altavilla con la quale fu concesso a Messina il Porto Franco a rinnovamento dell’identica concessione, già fatta dal marito Enrico VI, nella seconda metà del 1100”.
Progetto, quello del Punto Franco, che però ostacola il Piano regolatore del Porto elaborato dall’Autorità Portuale, e su cui sicuramente continuerà ad esserci un forte dissenso da parte delle autorità cittadine.
Ma le polemiche devono cessare, secondo Madaudo: “La nostra intenzione è quella di aprire un tavolo istituzionale con tutti gli enti che hanno competenza sull’area portuale, lavorando soltanto nel bene della città”.
 


La Provincia. Authority unica e Punto franco in un’altra area
 
MESSINA – “Uno dei primi obiettivi sarà completare l’iter per la realizzazione di una Zona Franca a San Filippo del Mela”, dice Madaudo. “144.000 metri quadri utilissimi per rimettere in moto l’economia di tutta la fascia tirrenica ma ancora insufficienti”.
Intanto, il Presidente della Provincia ha nominato un esperto a titolo gratuito per lo studio delle “Materie e problematiche giuridiche relative all’ambito portuale di Messina con particolare riferimento alla riqualificazione della Zona Falcata, ai connessi profili di attribuzioni e competenze, all’ipotesi di realizzazione di Punto Franco in una differente area, allo sviluppo di un’unica Authority per la gestione del sistema dei trasporti nell’area regionale dello Stretto”. Si tratta di Marcello Finocchiaro, figlio dell’ex presidente della seconda sezione penale di Messina Bruno Finocchiaro e membro del circolo di estrema destra Quo Usque Tandem.
“La posizione sulla Zona Falcata è ormai chiara”, commenta Madaudo.

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