Appena giovedì il Napoli aveva sconfitto, sempre al San Paolo, la Juve, ormai in profonda crisi, con un solenne 3-1, ma col Catania la squadra partenopea per tutto il primo tempo ha mostrato segni di sofferenza per una partita considerata dallo stesso tecnico Mazzarri “difficilissima”: “Il Catania – ha commentato – era il peggior avversario che ci potesse capitare”. Risolve la situazione al 6’ del secondo tempo Paolo Cannavaro, al suo primo goal con la maglia del Napoli.
Al primo tempo grandissima occasione di Spolli che fa tremare traversa e San Paolo. Mascara si conferma jolly del Catania, si propone ma anche si sacrifica, come al solito. Ricchiuti sempre più a suo agio nel nuovo ruolo inventatogli da Mihajlovic. Lopez non trova lo stesso tempo, come con l’Inter e la Lazio, su un perfetto assist di Mascara.
Il finale ha un sapore amaro per i rosso-azzurri che si vedono negato un calcio di rigore: Maggio a terra insieme a Delvecchio tocca la sfera con la mano, ma l’arbitro non vede l’irregolarità. Quando poi Valeri ammonisce Delvecchio, Mihajlovic perde la testa e viene espulso.
Questa sconfitta non toglie le grandi soddisfazioni che la squadra, messa in campo in maniera ineccepibile da Mihajlovic, ha dato ai suoi tifosi. Si continua a giocare un calcio di altissimo livello, ma le partite sono fatte anche di fortuna e di episodi. Con la Fiorentina non si vinceva da 46 anni al Cibali e la soddisfazione di aver sfatato questo maledetto tabù, rimane inalterata.
Ora massima concentrazione e attenzione sulla gran giornata di sabato quando il Catania affronterà i cugini del Palermo. Il gran gap in classifica tra le due squadre non giustifica la differenza dei valori.