Sostegno ai lavoratori sospesi, chiesti al Ministero 300 milioni di euro - QdS

Sostegno ai lavoratori sospesi, chiesti al Ministero 300 milioni di euro

Chiara Giarrusso

Sostegno ai lavoratori sospesi, chiesti al Ministero 300 milioni di euro

giovedì 15 Aprile 2010

Accordo quadro tra Regione, Inps e Italia Lavoro, concertato con sindacati e datori di lavoro. Nei primi tre mesi di quest’anno, speso tanto quanto nel corso dell’intero 2009

PALERMO – È stato presentato ieri l’accordo quadro che definisce i criteri per l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga per l’anno 2010, collegati a programmi di orientamento, riqualificazione professionale, sostegno all’occupazione e reinserimento nel mercato del lavoro.
Obiettivo dell’accordo, siglato tra la Regione siciliana, Inps, Italia Lavoro e parti sociali, è contrastare gli effetti della crisi in atto attraverso interventi di politiche attive e passive del lavoro al fine di limitare il ricorso ai licenziamenti, sostenendo il reddito dei lavoratori sospesi e di coloro che perdono l’occupazione, migliorare le tutele sociali dei lavoratori dipendenti di piccole e medie imprese, che non entrano nell’ambito di applicazione della norme su cassa integrazione guadagni straordinaria, mobilità e disoccupazione speciale, e incrementare l’occupabilità dei lavoratori attraverso azioni di politiche attive del lavoro.
“Il 2010 per la Sicilia sarà un anno terribile dal punto di vista dei livelli occupazionali. In soli tre mesi si registra una spesa complessiva – ha dichiarato l’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, Lino Leanza –  pari allo stesso ammontare speso lo scorso anno per interventi analoghi. Ad oggi oltre 4000 persone e 320 imprese hanno fatto richiesta degli ammortizzatori sociali in deroga. Ci troviamo in un momento di grande difficoltà e per questo abbiamo chiesto un potenziamento del contributo di  300 mln di euro al ministero del lavoro. Abbiamo anche presentato una richiesta di 10 mln di euro per il progetto “welfare to work” per l’assegnazione di 600 bonus di assunzione, quale misura di politica attiva del lavoro e sostegno alle imprese che decidono di assumere a tempo indeterminato disoccupati, giovani, donne e soggetti over 50. A questo si aggiunga l’esigenza di promuovere politiche attive per l’occupazione e reinserimento nel mercato del lavoro. L’auspicio è che questi provvedimenti siano attivati al più presto”.
Sulla base dell’accordo siglato lo scorso 22 aprile tra ministero del Lavoro e la Regione siciliana, le risorse per gli ammortizzatori sociali in deroga sono disponibili per interventi relativi a richieste presentate a partire dal 1 gennaio 2010, per un periodo massimo di 12 mesi e non oltre il 31 dicembre 2010.  Si tratta di interventi finanziabili con risorse statali cofinanziate al 30% dal POR FSE 2007/2013, prevede l’erogazione dei benefici per tutte le tipologie di lavoro subordinato, compresi i contratti di apprendistato e di somministrazione, cui si potrà accedere dopo aver esperito tutti gli strumenti previsti dalla legislazione nazionale.
“L’accordo attuale – spiega Alessandra Russo, dirigente del dipartimento regionale Lavoro – prevede l’utilizzo delle risorse che il ministero ha stanziato per far fronte alla crisi occupazionale. Questo accordo standardizza in tempi certi le procedure e permette un monitoraggio della situazione, e definire le politiche da attivare”.
 

 
L’approfondimento. Bonus occupazionali per il reinserimento nel lavoro
 
PALERMO – “L’azione di sistema “welfare to work” nasce dall’esperienza positiva del Progetto P.A.R.I. – spiega Patrizia Caudullo, coordinatore regionale del progetto welfare to work  di Italia Lavoro S.p.A – che prevedeva incentivi e bonus funzionali per il reimpiego, riqualificazione dei centri per l’impiego per l’erogazione di servizi ai lavoratori in condizioni di svantaggio e il monitoraggio della spesa nel territorio della regione. Lo scorso anno le risorse impiegate sono state circa 49 mln di euro. Lo stanziamento richiesto per quest’anno dovrebbe essere pari a circa 300 mln di euro. Il progetto “welfare to work” prevede un ragionamento sulle politiche attive e passive del lavoro quali orientamento, formazione, bonus assunzionali, incentivi per la creazione di impresa e misure di sostegno al reddito. La Regione ha avanzato al ministero una richiesta di 12 mln di euro. Ad oggi, abbiamo avuto uno stanziamento in via d’acconto di 3 mln di euro. Per beneficiare dei bonus per l’occupazione in misura pari a circa 3-4 mila euro per neoassunto, l’azienda deve procedere ad assunzioni con contratti di lavoro a tempo indeterminato, mentre per la creazione di impresa è previsto, un incentivo di 10 mila euro”.

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