In via Peculio Frumentario un’opera pubblica inservibile. I lavori iniziarono nel lontano 2003. La Giunta ha disposto un anticipo di cassa di 300 mila euro per pagamenti e lavori
MESSINA – Scala Mobile di Via Peculio Frumentario. Costo totale dell’operazione: 800.000 euro. Lavori cantierati nel 2003. Mai messa in funzione!
Della vicenda in questione, se ricorderete, ce ne siamo occupati sulle colonne di questa stessa pagina addirittura due anni e mezzo fa (“Scale mobili realizzate e mai inaugurate”, QdS n. 187 dell’11 ottobre 2007).
Allora denunciavamo le responsabilità della ditta vincitrice dell’appalto, l’impresa Ferrara Ascensori, colpevole di aver depositato temporaneamente alcune parti della struttura ancora da montare all’ex Gazometro, cioè all’aperto, esposte agli agenti atmosferici, e dunque di aver provocato un naturale danneggiamento dei materiali, rendendo la struttura – ancora da inaugurare – già bisognosa di manutenzione.
Superati questi problemi, però, la scala mobile ad oggi rimane ancora non accessibile all’utenza, e questo nonostante le procedure di collaudo siano terminate già nel luglio 2009. Quali i passaggi necessari per mettere in azione l’opera pubblica? Installare un servizio di videosorveglianza, nominare un responsabile del servizio, predisporre un regolamento e procedere infine con il collaudo dell’USTIF (Ufficio Speciale Trasporti e Impianti Fissi, la struttura ministeriale delegata appunto a sancire la messa in esercizio della scala, nda).
Tutte azioni di competenza dell’Ufficio Mobilità del Comune, diretto dall’ing. Domenico Manna, a eccezione del servizio di videosorveglianza, che ha un costo di circa 20 mila euro e la cui installazione spetta alla ditta vincitrice dell’appalto. Vi chiederete: perché non è stata fatta finora? Facile. Perché non c’erano i soldi. Soldi che però adesso, ed è questa la vera novità dopo anni di attesa, sono arrivati grazie ad un anticipo di cassa di 300 mila euro messo a disposizione nelle scorse settimane dalla Giunta. “Questi soldi permetteranno di completare i pagamenti e successivamente i lavori, dunque di avviare tutti i passaggi necessari per la messa in esercizio”, ci dice l’ing. Vito Leotta dell’Ufficio Programmi Complessi del Comune, responsabile unico del procedimento. E sui tempi? «Può passare un mese come un anno o di più. Dipende dalla celerità dell’Ufficio Mobilità». Che ormai non ha più scuse cui aggrapparsi per non dar seguito a tutte le procedure necessarie per la messa in esercizio di una scala mobile per cui sono stati spesi 800 mila euro di soldi pubblici.
Nomine difficili. Mancano i tecnici abilitati
Messina – La scala mobile di Via Peculio Frumentario non era certo una priorità per l’amministrazione Leonardi, che nel 2001 presentò i documenti per il finanziamento all’Unione Europea, ma la sua utilità era indubbia: avrebbe collegato infatti, laddove esisteva solo una lunga e tortuosa scalinata, il Viale Principe Umberto (zona a forte urbanizzazione) praticamente con il centro della città. Ma, dopo aver trovato i soldi, il sindaco del tempo non ebbe tempo per occuparsi dell’inaugurazione, e tutto sommato nemmeno i suoi successori, commissari di nomina regionale compresi. E la scala mobile rimase lì, e rimane ancora lì, con le saracinesche abbassate, in tutta la sua (attuale) inutilità. Ora, però – come abbiamo detto – la Giunta ha anticipato i soldi necessari per gli ultimi passaggi, ma i problemi non sono del tutto risolti.
“Preoccupa la nomina del responsabile – confessa Leotta – perché per legge deve essere residente nel Comune e sul territorio ci sono solo due tecnici abilitati, ma già impegnati in altri lavori”.