PALERMO – “Solo quando sarà ripristinato completamente lo status della dottoressa Giaccone – aggiunge – la nostra coscienza potrà almeno avere una giustificazione per ricordare un professionista che si oppose alla mafia come se fosse un magistrato od un poliziotto e che proprio per questo venne barbaramente assassinato”. Lo afferma il senatore Carlo Vizzini. “Qualunque altra ipotesi – ha osservato – ci porterebbe ad avere morti e familiari di serie B e questo rappresenterebbe un’autentica vergogna per lo Stato ove dovesse consentirlo”.
