Appalti pubblici, crollo del 75% - QdS

Appalti pubblici, crollo del 75%

Riccardo Bedogni

Appalti pubblici, crollo del 75%

giovedì 06 Maggio 2010

Enti locali. Scarsa programmazione e sviluppo fermo al palo.
Agrigento prolifica. Il maggior numero di richieste all’Ufficio regionale per le gare e gli appalti è pervenuto dall’agrigentino, con ben 12 istanze. Due sono state aggiudicate per 4,5 milioni di euro.
Occasioni perdute. L’assessore regionale alle Infrastrutture, Gentile: “Siamo partiti in ritardo con l’ultima programmazione Po, perdendo tutto il 2007, il 2008 e parte del 2009”.

PALERMO  – Continuano a scarseggiare i parchi-progetto delle opere pubbliche e di conseguenza crollano gli appalti. La conferma proviene dai dati delle sezioni provinciali Urega: 19 mln € di gare nei primi quattro mesi del 2010, contro i 75 mln € nello stesso periodo del 2009.
L’inefficienza dei sindaci e dei presidenti di Provincia si ripercuote negativamente anche sul fronte occupazionale, visto che le risorse che potrebbero essere sfruttate non vengono investite sul territorio e lasciano l’economia ferma al palo.
L’assessorato regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità ha così intrapreso alcune iniziative, volte principalmente a intercettare circa 1 miliardo di € di Fondi comunitari: i Po 2007-2013, relativi all’Asse 6 per la riqualificazione urbana dei Comuni.
 
Ammonta a poco più di 19 mln di € l’importo complessivo delle gare per appalti pubblici, aggiudicate nei primi quattro mesi del 2010 attraverso l’attività espletata dalle sezioni provinciali Urega (Ufficio regionale per l’espletamento di gare per l’appalto di lavori pubblici).
Nello stesso periodo dello scorso anno, l’importo complessivo andava già oltre i 75 mln di €. Le richieste pervenute agli Urega e ammesse in istruttoria dal 1° gennaio al 20 aprile di quest’anno, fanno sapere dall’Ufficio centrale, sono 47; di queste, 8 sono ancora in itinere, mentre delle 39 gare aperte solo 8 sono state aggiudicate. Il maggior numero di richieste è pervenuto all’Urega della provincia di Agrigento, ben 12, di cui 10 sono in corso e 2 sono state aggiudicate per un importo di quasi 4,5 mln di €.  Subito a ruota la provincia di Messina con 11 richieste, 2 delle quali con l’istruttoria in itinere, 6 in corso e 3 aggiudicate per un ammontare di poco inferiore a 6 mln di €.
Otto sono, invece, le richieste pervenute all’Urega di Palermo, ma nessuna di queste è ancora andata a buon fine. Le altre gare già aggiudicate fanno riferimento all’attività dell’Urega di Catania, 2 gare su 6 richieste, per un importo di 4,2 mln di €; e all’Urega della provincia di Siracusa, che su due gare ne ha aggiudicata una da 4,3 mln di €.
Le sezioni di Enna e Caltanissetta hanno ricevuto una sola richiesta a testa, la sezione di Trapani 4 e quella di Ragusa 2. Così come per Palermo, in queste non è stata ancora aggiudicata alcuna gara. è facile intuire che, come abbiamo evidenziato nella nostra inchiesta pubblicata il 7 aprile scorso –  in cui abbiamo riportato il dato di un crollo esponenziale degli appalti pubblici nel 2009 rispetto al 2008 – anche nei primi mesi del 2010 si conferma la tendenza negativa.
A determinare la drammatica situazione, che influisce sull’economia dell’Isola, la mancanza di programmazione da parte degli Enti locali. “Ciò che riscontriamo nei primi mesi di quest’anno – sottolinea Giovanni Corrao, responsabile della sezione centrale Urega – dipende dai programmi di finanziamento, anche se abbiamo segnalato l’esiguità dei parchi progetto da parte degli Enti, pur non avendone una visione chiara. A noi arrivano solo le richieste di gara – continua Corrao – e purtroppo un altro problema è che queste si concentrano tutte in prossimità delle scadenze dei bandi”.
Per cercare di risollevare il periodo nero degli appalti pubblici, l’assessorato regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità ha intrapreso così alcune iniziative, volte principalmente a intercettare circa 1 miliardo di € di Fondi comunitari: i Po 2007-2013, relativi all’Asse 6 per la riqualificazione urbana dei Comuni.
“Anche se l’iter è iniziato da poco – afferma Luigi Gentile, titolare dell’assessorato – ci vorrà ancora del tempo, ma confidiamo di far riprendere in questo modo l’economia. Infatti – aggiunge Gentile – per intercettare i Fondi i Comuni dovranno fare dei progetti, andranno fatte da noi delle valutazioni e poi si dovranno indire le gare d’appalto”.
Secondo l’assessore regionale alle Infrastrutture, questo processo potrà essere chiuso entro il 2010. “Certo – sostiene ancora Gentile – la causa di questo crollo degli appalti pubblici è anche dovuta al fatto che siamo partiti in ritardo con l’ultima programmazione Po, perdendo tutto il 2007, il 2008 e parte del 2009”.
Tra le altre iniziative messe in campo dal Governo regionale, il Piano casa, per il quale si spera  di far partire a regime la legge entro il prossimo agosto, e un bando sui centri storici, che mette a disposizione 12 mln di € per abbattere il tasso d’interesse delle banche nei confronti dei cittadini intenzionati a ristrutturare le loro abitazioni. Il Governo siciliano stima, così, di generare un’economia di 300 mln di €. E poi ci sarebbero pure i grandi appalti, con tutte le incompiute da Nord a Sud, da Est a Ovest dell’Isola.
“Abbiamo anche attivato – sostiene l’assessore Gentile – un fondo di rotazione e abbiamo messo a disposizione 120 mln di euro per gli Enti pubblici siciliani, che sono in crisi finanziaria. In pratica – conclude – noi finanzieremo la progettazione definitiva, perché solo con questa si potranno intercettare le risorse europee, e una volta che gli Enti verranno finanziati e ci saranno le gare d’appalto, questi ci restituiranno quanto abbiamo dato loro”.

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