Disavanzi nella sanità regionale, il Piano di rientro va monitorato - QdS

Disavanzi nella sanità regionale, il Piano di rientro va monitorato

Massimo Mobilia

Disavanzi nella sanità regionale, il Piano di rientro va monitorato

giovedì 13 Maggio 2010

La Corte dei Conti Sicilia chiamata a riferire a Roma alla Commissione d’inchiesta della Camera. Orlando: “Tagli su tutti gli sprechi, garantendo ai cittadini il diritto alla salute”

PALERMO – È durata quasi tre ore l’audizione, a Roma, da parte dell’ufficio di presidenza della commissione d’inchiesta della Camera sugli Errori in campo sanitario e i disavanzi sanitari regionali, del presidente delle sezioni riunite della Corte dei Conti, in sede di controllo per la Regione Sicilia, Rita Arrigoni, e del procuratore generale per la Sicilia, Guido Carlino.
Nella sua introduzione, il presidente della Commissione, Leoluca Orlando, ha espresso apprezzamento per il contributo istituzionale della Corte dei Conti allo svolgimento delle attività di competenza della Commissione stessa. “La situazione finanziaria della Sicilia è drammatica. Il Piano di rientro dal deficit sanitario è occasione per mostrare comportamenti  virtuosi – ha detto Orlando. Occorre vedere settimana per settimana, mese per mese, lo stato di attivazione del Piano e avere cura del fatto che i tagli riguardino tutti gli sprechi, senza se e senza ma, e che venga contemporaneamente assicurato, a tutti i cittadini, il diritto alla salute come previsto dalla Costituzione italiana”.
Il presidente della Commissione ha manifestato una censura nei confronti dei direttori generali delle aziende sanitarie che, in passato, non hanno fatto denuncia del danno erariale consumatosi nell’azienda, non facilitando così il compito istituzionale della Corte dei Conti e provocando di conseguenza in molti casi un ritardo nell’avvio dell’inchiesta con conseguente prescrizione.
“La Commissione – ha detto Orlando – ha rilevato come, in seno alla regione Sicilia, in molti casi, ci sia un intreccio perverso tra  sprechi e criminalità organizzata. Emblematico il caso di Villa Santa Teresa a Bagheria che ha visto il coinvolgimento e la condanna dell’ex presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro e dell’imprenditore Michele Aiello e che ha fatto registrare elevatissimi costi e sprechi in danno al denaro pubblico”.
Durante l’audizione, particolare attenzione è stata riservata ai disservizi e agli sprechi del servizio di emergenza del 118, problema evidenziato dalla Commissione sia nell’ambito della propria attività di indagine che in occasione della missione svolta in Sicilia nel mese di marzo. Sul tema è in corso un’inchiesta, in fase istruttoria, da parte della Corte dei Conti e la Commissione ha acquisito relativa documentazione, già resa pubblica, da cui sono emersi abnormi sprechi, relativi agli anni passati, per quanto riguarda le ambulanze gestite dalla Croce Rossa senza che questo abbia comportato un corrispettivo miglioramento del servizio reso.
Nella relazione presentata dalla Corte dei Conti sulla sanità siciliana, emerge anche che i ricoveri ordinari e per acuti esprimono nel 2008 un tasso di ospedalizzazione di 212,6 ricoveri per 1.000 abitanti residenti, una cifra al di sopra del tetto fissato con l’accordo Governo-Regioni nel 2005 (180 ricoveri). Questo dato è però in flessione rispetto ai 235,5 ricoveri per 1.000 abitanti del 2007, con un miglioramento consistente sia nel regime ordinario che in day hospital.
Dal confronto tra i due anni emerge infatti che nel 2008 si riducono il numero dei ricoveri per acuti, ordinari e day hospital mentre crescono quelli in lungodegenza e riabilitazione. Resta invece sostanzialmente stabile la degenza media per ricoveri acuti che si posiziona favorevolmente sotto la media nazionale.

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