Ponte sullo Stretto, lavori sul progetto definitivo - QdS

Ponte sullo Stretto, lavori sul progetto definitivo

Ponte sullo Stretto, lavori sul progetto definitivo

martedì 25 Maggio 2010

Il sottosegretario alle Infrastrutture, Giuseppe Reina, al convegno internazionale organizzato dall’Ordine degli Ingegneri a Catania. “Apertura nel 2017”. Grasso: “Questa opera si farà, nonostante le problematiche tecniche”

CATANIA – “Il ponte sullo Stretto di Messina sarà fruibile entro maggio del 2017”: sono state queste le importanti parole pronunciate dal sottosegretario alle Infrastrutture, Giuseppe Reina, in rappresentanza del governo Berlusconi  lo scorso 21 maggio al convegno internazionale “Ponte sullo stretto: la sfida dell’ingegneria”, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Catania. “È una sfida ingegneristica di altissimo livello che si può e si deve portare avanti, cosa impossibile fino a poco tempo fa per un concorso di colpe di chi ha remato”.
Il ponte sullo Stretto di Messina che sarà lungo 3,3 km diverrà il ponte a campata unica più lungo al mondo e costerà 6,3 milioni di euro pagati per il 60% da privati, secondo lo schema del project financing e per il restante 40% con capitali pubblici.
“Una sfida dell’ingegneria e dell’uomo” – ha dichiarato Carmelo Maria Grasso, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Catania. Nei vari interventi di tecnici, ingegneri, architetti, rappresentanti Anas, Rfi, dell’Università e delle istituzioni si legge un pensiero comune: il ponte si può e si deve fare. Da una parte per la tanto discussa continuità territoriale e quindi collegare Sicilia e Calabria, dall’altra come vetrina internazionale dell’ingegneria italiana.
“Oggi vogliamo essere concreti e per la prima volta parlare tutti insieme del progetto, delle problematiche tecniche, delle soluzioni trovate e delle eventuali difficoltà riscontrate, perché noi questo ponte lo vogliamo fare” – ha aggiunto Carmelo Maria Grasso.
Giuseppe Fiammenghi, direttore generale della società Stretto di Messina ha parlato delle problematiche specifiche della realizzazione del ponte rassicurando il suo uditorio su sicurezza  e tempi di realizzazione, confermando le parole del sottosegretario Reina: “Entro l’anno completeremo la progettazione definitiva e lo consegneremo al Cipe per l’approvazione”. Per la fine del 2016 dovrebbero quindi finire i lavori e nei primi mesi del 2017 consegnare il ponte ai cittadini. “Intanto – ha continuato Fiammenghi – sono già iniziati i lavori alla variante ferroviaria di Cannitello, nel messinese, e questo è un segnale importante ”. anche per quanto riguarda l’impatto ambientale c’è da stare tranquilli per il direttore generale della società Stretto do Messina, in opposizione a quanti hanno sempre sostenuto un impatto devastante ha affermato: “sarà minimo, addirittura nullo nel mare grazie al fatto che si poggerà su due blocchi d’ancoraggio e due torri che poggeranno sulla terra ferma”.
Si è discusso anche di rischio sismico, fondamentale studio per la zona in questione attraversata da una placca tettonica proprio tra la Sicilia e la Calabria. “È un falso problema – ha affermato Enzo Siviero, Ordinario di Ponti dell’Università Iuav di Venezia che insieme a Luigi Bosco, componente della Commissione monitoraggio norme tecniche del Consiglio superiore dei lavori pubblici si è occupato del coordinamento scientifico dell’incontro -. I giunti di dilatazione hanno una capacità di circa 7 metri a fronte di un verificato spostamento annuo di 1 o 2 mm tra le due placche tettoniche. Inoltre – ha spiegato – il ponte è stato progettato per durare almeno 200 anni e quindi tale problema non si presenterà neanche in futuro”.
 

 
Viabilità, per l’Anas doppio ruolo nel progetto
 
CATANIA – “Stiamo partecipando attivamente alla fase di progettazione sia per la decisioni standard da prendere in relazione ai binari e alle tecnologie relative al transito sul ponte, sia per gli attracchi a Messina e in Calabria” ha affermato Michele Elia, ad Rfi. “Abbiamo già avviato una prima fase preventiva ai lavori del ponte, la variante di Cannitello, nel messinese, ma è solo l’inizio. È un’opera unica e come tale va trattata”. Un altro importante ruolo nella realizzazione del collegamento tra le due regioni è quello dell’Anas, rappresentata per l’occasione da Giovanni Iozza, dirigente tecnico nuove costruzioni della Sicilia Orientale. “L’Anas ha un doppio ruolo in questo progetto – ha affermato  – da una parte è responsabile diretto della viabilità principale, dall’altro è l’azionista di maggioranza con l’83% nella società per il ponte ed è quindi chiaro il suo suo ruolo specifico e fondamentale. Nella fase iniziale ci occuperemo delle opere a terra, sia in Sicilia che in Calabria – ha spiegato Iozza – e soprattutto dei servizi collaterali per la viabilità principale e secondaria nella provincia di Messina. il 22 gennaio scorso è stata firmata una convenzione tra Anas e Comune di Messina per la realizzazione degli svincoli di Giostra e di Annunziata” – ha concluso.

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