Sportelli multifunzionali nel caos, restano congelati gli avvisi 1 e 2 - QdS

Sportelli multifunzionali nel caos, restano congelati gli avvisi 1 e 2

Sportelli multifunzionali nel caos, restano congelati gli avvisi 1 e 2

venerdì 04 Giugno 2010

Un centinaio di posti di lavoro a rischio. Si contestano i criteri per stilare le graduatorie. In vista di chiarimenti tecnici, sindacati pronti a dare battaglia anche nei tribunali

PALERMO – Tutto fermo per il momento in attesa di nuove verifiche tecniche: subiscono uno stop gli avvisi 1 e 2 relativi a nuovi ingressi di Sportelli multifunzionali che, secondo i sindacati, metterebbero a rischio all’incirca un centinaio di posti di lavoro all’interno di altri Sportelli la cui costituzione è stata già consolidata negli anni passati.
La competente Commissione all’Ars a breve tornerà a discutere della questione anche se sembrano lontane le parti al momento circa una possibile risoluzione. Proprio per questo le organizzazioni di categoria sono pronte  mobilitarsi e anche a citare in giudizio la Regione se non dovessero essere riviste le graduatorie stilate dall’Agenzia per l’Impiego riguardo ai finanziamenti assegnati agli Sportelli.
In pratica si contestano i criteri seguiti per stilare le graduatorie. Resta un problema a monte: i 252 sportelli multifunzionali sono stati finanziati lo scorso anno con  fondi regionali per un importo finale pari a 66 milioni di euro e che, nel passaggio al finanziamento con fondi extraregionali, l’impegno previsto dai due bandi è di circa 77 milioni.
“Agli enti che hanno avuto il massimo del punteggio in graduatoria agli avvisi 1 e 2 – sottolinea Concetta Cangemi di Forma Sicilia – sono stati assegnati un numero di sportelli inferiori”. E poi emerge di base il problema che sempre gli avvisi in questione comporteranno il ricorso alla mobilità, peraltro difficoltosa per i sindacati visti i criteri territoriali, ed il licenziamento in caso di impossibilità di una diversa destinazione”. “è incongruo il comportamento dell’assessore regionale al Lavoro Leanza – ha aggiunto il segretario regionale della Cisl Maurizio Bernava – che non ha dato seguito al suo impegno di tutelare l’occupazione dei servizi formativi e il contenimento della spesa”.
Per Mariella Maggio della Cgil le graduatorie stilate non sarebbero conformi al bando di gara, quindi in palese irregolarità. “C’è anche una chiara assenza di concertazione nell’adozione del provvedimento – aggiunge Giuseppe Raimondi della Uil – in quanto la Commissione per l’impiego non è stata sentita prima dell’adozione dei decreti, pur avendo in precedenza avvertito che nel bando vi era un vincolo relativo alla salvaguardia occupazionale. La soluzione adottata è contraria all’accordo concluso con il Presidente della Regione sul contenimento della spesa”.
L’attacco dei sindacati è prontamente respinto dall’Agenzia per l’Impiego: “Il procedimento adottato per il varo degli avvisi 1 e 2 – replica Silvio Cuffaro, che sta facendo le veci dell’ex dirigente generale del Dipartimento Lo Nigro – è stato basato sul massimo rispetto delle norme di legge e della trasparenza amministrativa. A tal proposito voglio ricordare che c’è un nucleo di valutazione esterno che ha valutato i progetti e che, di questi stessi progetti, solo una decina risultano nuovi. In questa vicenda la parte politica non ha avuto alcun ruolo e comunque all’origine di tutto c’è un bando che non è stato impugnato e che è stato discusso con le organizzazioni sindacali, la cui portata era ben chiaro a tutti avrebbe potuto portare a trasferimenti di lavoratori da un ente ad un altro. L’assessore Leanza – aggiunge il funzionario – ha dichiarato che non sarà autorizzata alcuna assunzione finchè tutti i lavoratori non avranno trovato collocazione e che potrebbe esserci soltanto una limitata mobilità”.

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