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Catania – Traffico: l’odissea dei parcheggi si avvicina a un punto di svolta

Melania Tanteri

Catania – Traffico: l’odissea dei parcheggi si avvicina a un punto di svolta

sabato 12 Giugno 2010

Evidenziata da più parti la necessità di separare responsabilità personali e realizzazione delle opere. Martedì la prossima udienza. Si discuterà del dissequestro di piazza Europa

CATANIA – Trovare un accordo per dissequestrare il cantiere del parcheggio di piazza Europa per poter completare un’opera pubblica fondamentale.
È quanto chiesto ufficialmente dall’amministrazione comunale di Raffaele Stancanelli attraverso l’avvocatura comunale, secondo la quale "la realizzazione dei parcheggi tende al raggiungimento di un preminente interesse collettivo, impedito dal perdurare dalla vigenza delle misure cautelari".
Una  profonda ferita da sanare, dunque, ma anche un’esigenza dettata dalle condizioni del traffico cittadino, sempre più caotico.
“La realizzazione dei parcheggi – ha sottolineato il sindaco – è dettata dall’ormai incessante necessità di decongestionare il traffico urbano, oltre che portare allo sblocco di tutte le attività commerciali delle zone interessate, dando occupazione alle maestranze interessate dai lavori”.
“Siamo rispettosi della magistratura – ha aggiunto – e ci rimettiamo alla decisione dei giudici per una serena valutazione che contemperi gli interessi della comunità e della giustizia".
Una richiesta che il sindaco aveva fatto già nel Forum pubblicato il 16 marzo 2010 sul Quotidiano di Sicilia e diventata poi bipartisan, visto che anche il senatore del Pd, Enzo Bianco, nel corso di una recente conferenza, ha auspicato di trovare, nelle more del processo, una soluzione “per restituire alla città la piazza e non lasciarla morire tra incuria e vandalismo, abbandonata a se stessa”.
Un’ipotesi, quella del dissequestro, caldeggiata dunque da più parti e non impossibile, come ha spiegato lo stesso Procuratore capo della Repubblica di Catania, Vincenzo D’Agata.
“Si deve poter dimostrare – ha detto al Quotidiano di Sicilia in occasione del Forum pubblicato il 12 marzo 2010 – che questi parcheggi sono qualcosa di deontologicamente lecito. Se si dimostra che ci sono delle ‘smagliature’ che vanno ricucite, la magistratura ne prenderà atto con provvedimenti che sblocchino la situazione”.
Come dimostrano le date di pubblicazione dei due articoli, quindi, proprio sulle pagine del QdS si è aperto uno spiraglio su una vicenda che per anni ha penalizzato tutta la città.
“Nella misura in cui lo consente la legge – ha concluso D’Agata nell’intervista –  bisogna procedere a svincolare le responsabilità personali dalla continuazione dell’opera pubblica”.
Responsabilità personali che la magistratura ha imputato a otto persone (oltre all’ex sindaco Umberto Scapagnini e all’ex direttore dell’Ufficio speciale per l’emergenza traffico, Tuccio D’Urso, anche tre componenti della commissione di valutazione e tre imprenditori) nel processo per abuso d’ufficio sugli appalti per la realizzazione di quattro parcheggi, oggi sequestrati, attualmente in corso (la prossima udienza è fissata per il 15 giugno). Oltre al parcheggio Europa, infatti, anche altri quattro parcheggi interrati, da realizzare sempre con il sistema del project financing: Verga, Pietro Lupo e Ariosto.
 

 
Lo stop nel 2007, da allora una lunga attesa
 
CATANIA – L’inizio della “vicenda parcheggi” risale al 2002, quando, allo scopo di ridurre il traffico e rendere più sicura la città, dal momento che Catania è considerata ad alto rischio sismico, all’allora sindaco, Umberto Scapagnini, furono conferiti – con ordinanza del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi,  n. 3259 del 20 dicembre 2002 – poteri speciali con la nomina di Commissario delegato per gli interventi straordinari ed urgenti (poteri speciali prorogati con successiva ordinanza n. 331 del 19 dicembre 2003).
Nello stesso anno, venne realizzato un “Piano parcheggi” per “aumentare l’offerta di sosta” e snellire così il traffico caotico di Catania. Su questi presupposti, nello stesso 2003, venne pubblicato un bando per la realizzazione dei parcheggi interrati in project financing, da parte dell’Ufficio Speciale per il traffico, diretto da Tuccio D’Urso. L’avviso di indizione della procedura di project financing, pubblicato il 5 dicembre 2003 sulla Gurs, era molto chiaro: “I parcheggi dovranno realizzarsi totalmente interrati; le superfici sovrastanti dovranno essere restituite a piazza c/o verde attrezzato”.
Niente di tutto questo, invece, sembrava essere nella mente dei protagonisti della “vicenda piazza Europa”: il funzionario dell’Ufficio Speciale e la ditta aggiudicataria, siglarono infatti, nel 2006 davanti a un notaio di Giarre, un’intesa in cui pattuirono la modifica delle regole fissate inizialmente nell’avviso di gara. Una modifica che eliminò la gestione degli stalli e inserì degli spazi commerciali all’interno del parcheggio.
Da qui l’intervento della magistratura che, nel 2007, pose le aree dei parcheggi sotto sequestro e bloccò i lavori dell’unico in fase di realizzazione, quello di piazza Europa. Un parcheggio da 318 posti auto in un’area affamata di spazi per la sosta e costantemente invasa dalle automobili.
 

 
Le richieste che saranno esaminate dalla terza sezione penale del Tribunale
 
CATANIA – Ammissione di un nuovo quesito per i periti nominati dai giudici, avanzata dal pm e il sollecito di dissequestro delle strutture presentato dall’avvocatura comunale. Sono queste le richiesta sulle quali la terza sezione penale del Tribunale di Catania si è riservata di decidere nella prossima udienza, fissata per il 15 giugno, del processo sulla realizzazione dei quattro parcheggi in project financing appaltati dal Comune.
L’ammissione di un nuovo quesito ai periti del Tribunale è stata avanzata dal pm Francesco Puleio, mentre l’avvocatura comunale, tramite il legale, Anna Santa Mazzeo, ha invece depositato la richiesta di dissequestro dei parcheggi.
"Atteso che l’interesse del Comune di Catania e di tutta la collettività – ha scritto il legale nella richiesta avanzata al Tribunale – è la realizzazione e l’ultimazione in tempi brevi dei parcheggi si sollecita il dissequestro dei quattro cantieri essendo venute meno le esigenze cautelari".

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