Nel Bilancio preventivo 2010 su 8,1 mld di spesa della sanità parte arriva dallo Stato. È la quota del Fondo sanitario nazionale che viene versata alla Sicilia
PALERMO – Approvato lo scorso maggio, il bilancio di previsione 2010 presenta un volume di spesa notevole, in termini di competenza. Per quest’anno, infatti, la Regione ha impegnato 27,390 miliardi di euro, su cui incidono in modo significativo le risorse dirottate al Sistema Sanitario regionale. Secondo lo stato di previsione della spesa per il 2010, ci sono 8,153 miliardi di euro dirottati nei capitoli di spesa dell’assessorato regionale della Salute. Di questi, solo 28,693 milioni di euro saranno spesi in conto capitale.
A farla da padrone è la spesa corrente, che confluendo nei vari dipartimenti dell’assessorato, deve far fronte ai costi per i servizi sanitari erogati, primo fra tutti quello d’emergenza, per cui saranno necessari 123,883 milioni di euro; quasi 2 miliardi di euro sono stati contabilizzati per far fronte alle spese delle aziende sanitarie, nonché a quelle relative alle prestazioni sanitarie erogate dalle cliniche universitarie, o ancora dagli istituti di ricovero; 18,645 milioni di euro sono stati destinati all’Istituto zoo-profilattico sperimentale della Sicilia, mentre 3,480 milioni di euro andranno al personale comandato.
Nonostante la consistenza delle voci di spesa, queste hanno subito una notevole contrazione rispetto al 2008. È quanto emerge dal confronto con il rendiconto 2008, che chiude l’anno con una spesa sanitaria pari a 12,059 miliardi di euro, di cui 11,5 miliardi di euro di spese correnti. Tra le maggiori voci c’è quella relativa al personale, che raggiunge quasi 11 milioni di euro, mentre 21,4 milioni di euro sono stati dirottati nei capitoli relativi ai beni e servizi.
Non emergono sostanziali differenze, invece per quanto riguarda i trasferimenti correnti dallo Stato per il Fondo Sanitario Nazionale: sia dal rendiconto 2008 che dal bilancio di previsione 2010 risulta che lo Stato abbia e continui ad impinguare il capitolo di entrata, con trasferimenti che si mantengono stabili a 2,4 miliardi di euro. Si tratta di entrate extra tributarie statali, che negli anni non hanno subito considerevoli oscillazioni. Esse sono finalizzate al raggiungimento o mantenimento di livelli standard perequativi tra le regioni. Da ciò non risulterebbe azzardato credere che anche nel 2009 si sia registrato tale finanziamento. Una certezza che si potrà constatare solo tra qualche settimana, quando il rendiconto 2009 sarà reso pubblico.
Al momento è affidato alla magistratura contabile, ai fini della parifica. Una volta emesso il giudizio, la Corte dei conti, trasmette il documento unitamente alla relazione sul rendiconto, che rappresenta il testo fondamentale dell’attività di referto della Corte dei Conti al Parlamento regionale.
Dal Rapporto Sanità 2009, presentato lo scorso 15 giugno a Palazzo Marini, si chiarisce inoltre che la spesa complessiva effettiva del Sistema Sanitario Nazionale sostenuta nel 2009, ammonta a 109,669 miliardi di euro, di cui 109,064 miliardi di euro sono riferiti alle regioni ed alle province autonome, mentre solo 606 milioni di euro agli altri enti del Ssn, finanziati direttamente dallo Stato. Un secondo dato che riguarda la Sicilia fa riferimento alla spesa media pro-capite, che con 1.671 euro raggiunge il valore minimo rispetto alle altre regioni e province autonome. Valori al di sopra della media nazionale, invece, per Valle d’Aosta, Trentino, Liguria, e Molise.