La centrale Archimede, finalmente “è un impianto unico al mondo” - QdS

La centrale Archimede, finalmente “è un impianto unico al mondo”

La centrale Archimede, finalmente “è un impianto unico al mondo”

giovedì 15 Luglio 2010

Ieri l’inaugurazione del prototipo che cattura i raggi del sole anche di notte e fornisce energia. Elettricità per 5 mila famiglie, evitata l’immissione in atmosfera di 3.250 t. di Co2

PRIOLO (SR) – Sotto il solleone estivo, è stato inaugurato l’impianto solare termodinamico “Archimede” di Priolo Gargallo. All’inaugurazione dell’impianto, ideato dal premio Nobel per la Fisica Carlo Rubbia e finanziato dall’Enea (Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente) e dall’Enel, erano presenti le autorità istituzionali fra cui il sindaco di Priolo, Antonello Rizza, il presidente della Provincia di Siracusa, Nicola Bono, il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo e, in rappresentanza della Regione Sicilia, il deputato Bruno Marziano. Per l’Enel erano presenti l’amministratore delegato, Fulvio Conti, e il responsabile Ricerca Enel, Sauro Pasini.
Il sindaco Rizza ha definito l’insediamento “importante per il riverbero mediatico positivo per il Comune di Priolo, nel cui territorio insiste l’impianto, e per le ricadute di tipo turistico. Ben vengano gli insediamenti eco-compatibili come questo ed i cittadini rifiutano scelte imposte dall’alto”.
Il presidente, Nicola Bono, ha dichiarato che “quest’opera apporta benefici al territorio e rappresenta un segnale di speranza per la sua ripresa economica. L’impianto costituisce il fulcro di una strategia di sviluppo eco-sostenibile e fungerà da richiamo per studiosi e ricercatori di tutto il mondo”.
Bruno Marziano ha ribadito che l’impianto “Archimede” rappresenta il primo mattone nella realizzazione di un polo energetico che sostituirà quello petrolchimico.
L’amministratore delegato, Fulvio Conti, ha definito il nuovo impianto “il primo passo di un percorso virtuoso, ambientalmente sostenibile, ed in futuro sempre meno costoso. Una volta sfruttabile industrialmente, dato che la centrale è da considerarsi un prototipo, questa tecnologia verrà esportata in tutto il mondo. è necessario abbattere questi costi promuovendo nuove tecnologie e cercando di migliorare quelle esistenti”.
Il ministro Prestigiacomo ha dichiarato che sono stati reintrodotti gli incentivi statali per le fonti alternative e che si punterà alle centrali nucleari di ultima generazione.
Infine il responsabile per le ricerche, Sauro Pasini, ha descritto dal punto di vista tecnico l’impianto. L’impianto Archimede è un solare-termodinamico innovativo e dimostrativo da 5 Mw a collettori parabolici lineari basati su tecnologia Enea, accoppiato alla esistente centrale a ciclo combinato di Priolo.
Si tratta del primo impianto dimostrativo al mondo che incrementa l’efficienza portandola al 15,1% contro il 12% precedente. Questo grazie all’impiego di sali fusi nei tubi ricevitori i quali permettono di raggiungere una temperatura di processo di 550°C con grandi benefici nella conversione dell’energia solare in elettricità. L’impianto è dotato di due serbatoi coibentati uno per i sali caldi (550 °C) e l’altro per i sali freddi (290 °C), che in effetti funzionano come accumulatori energetici.
Quando è richiesta produzione di energia elettrica i sali del serbatoio caldo vengono inviati ad uno scambiatore di calore dove viene prodotto vapore d’acqua ad alta pressione e temperatura, direttamente utilizzato nei turbogeneratori della vicina centrale di Priolo Gargallo.
I collettori installati sono 54 da 100 metri ciascuno distribuiti su una superficie di 31.000 metri quadrati e sono, allo stesso modo dei girasoli, in grado di captare in modo continuativo la radiazione solare grazie a un sistema di controllo che ne regola l’inclinazione in direzione del sole.
Grazie a questo impianto si eviterà di immettere in atmosfera ben 3.250 tonnellate all’anno di Co2. Paolo Pantano, di Decontaminazione Sicilia, ha affermato che nel corso della presentazione non è stato sottolineato l’aspetto costi-benefici. Infatti dal punto di vista economico l’impianto è oneroso se si considerano i costi di realizzazione ma è competitivo nell’arco di 20 anni in quanto utilizza energia a costo zero, cioè quella solare e non sarà necessario acquistare energie di tipo fossile.

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