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Aumenta dal 16 al 19% la disoccupazione per i laureati

ROMA – Cala l’occupazione, cala il lavoro stabile, cala il reddito: per i laureati italiani lo scenario non offre motivi di ottimismo. E questa abbondanza di segni “meno” dovrebbe indurre il Governo a investire con urgenza in istruzione, ricerca, innovazione e cultura, anche considerando che mentre al contrarsi dell’occupazione negli altri Paesi è cresciuta la quota di occupati ad alta qualificazione, nel nostro Paese è avvenuto il contrario. È il messaggio lanciato dal consorzio Almalaurea che ha presentato, nella sede della Crui, il XIV rapporto sulla condizione occupazionale dei laureati. Un’indagine che che ha coinvolto circa 400 mila laureati. Aumenta la disoccupazione (in misura superiore rispetto all’anno passato) fra i laureati triennali: dal 16 al 19%. Ma non solo. Lievita anche, e risulta perfino più consistente, fra i laureati specialistici, quelli con un percorso di studi più lungo (dal 18 al 20%) e fra gli specialistici a ciclo unico come i laureati in medicina, architettura, veterinaria, giurisprudenza (dal 16,5 al 19%). Una tendenza che si registra finanche fra i laureati tradizionalmente caratterizzati da un più favorevole posizionamento sul mercato del lavoro, come, ad esempio, gli ingegneri.