Terme isolane con l’acqua alla gola - QdS

Terme isolane con l’acqua alla gola

Cettina Mannino

Terme isolane con l’acqua alla gola

sabato 17 Luglio 2010

Turismo. Le Terme prima della privatizzazione.
Terme di Sciacca. Le terme di Sciacca necessitano di costose manutenzioni accumulate negli anni e il nuovo grande albergo costruito non è ancora entrato in funzione. Disavanzo di tre milioni e mezzo di euro.
Terme di Acireale. L’attività termale si svolge nel sito di S. Caterina, che è stato considerato fatiscente dall’Agenzia del territorio. Gli stranieri negli ultimi tre anni sono stati solo 15

Bilanci in rosso, calo di presenze e sfiducia da parte degli operatori del settore. Le terme della Sicilia fanno acqua da tutte le parti e il turismo termale stenta ancora a decollare. Così mentre nelle altre regioni d’Italia le terme sono fonte di guadagno nell’Isola non è possibile neanche avere una stima precisa sul numero dei visitatori, perché nessuno si occupa di monitorare il dato. L’unica certezza arriva dall’Amat, l’Associazione mondiale attività termale, secondo la quale le presenze nelle terme della Sicilia sono diminuite del 15 per cento. Quel che è peggio è che, nonostante le tante aspettative, i pronostici finanziari dicono che neanche il 2010 sarà l’anno della svolta.
Intanto alla Regione si lavora alla privatizzazione come previsto dall’art. 21 della Finanziaria 2010.
 
In Sicilia le terme sono 12 (di cui è possibile vedere la mappa in pagina), due delle quali partecipate dalla Regione siciliana: Sciacca e Acireale. Come ha previsto la legge regionale finanziaria 2010 (n. 11/2010, art. 21), queste due società cederanno tutte le quote azionarie alla Regione, dopo di che la Ragioneria generale attiverà le procedure necessarie per la loro liquidazione. Con una gara ad evidenza pubblica, sarà poi affidata a soggetti privati la gestione e valorizzazione di entrambe le terme.
Al momento il piano di riordino delle partecipate regionali è in commissione Bilancio per il parere obbligatorio, mentre è stata avviata la procedura per l’acquisizione delle quote azionarie. Nel frattempo si sta predisponendo il bando per l’affidamento ai privati.
Negli ultimi giorni l’amministratore unico delle Terme di Acireale, Margherita Ferro, ha avviato un’iniziativa utile per la formazione di studenti delle scuole. Agli alunni dell’istituto per il Turismo “Brunelleschi” di Acireale (Ct) viene data la possibilità di fare esperienza sul campo nei locali dello stabilimento termale di Santa Caterina. “Un’occasione per fare conoscere ai giovani le strutture del territorio di appartenenza” ha dichiarato la Ferro.
Uno spaccato della situazione è stato descritto in occasione dell’audizione in merito a questioni concernenti le società partecipate della Regione, tenutasi in questa legislatura dinanzi alla III Commissione attività produttive dell’Ars. “Le terme di Sciacca necessitano di costose manutenzioni accumulate negli anni”, diceva in occasione dell’audizione l’amministratore delle Terme Carlo Turriciano. “Il disavanzo è di tre milioni e mezzo di euro e il personale in forza è di 27 unità a fronte delle precedenti 60, di cui 33 transitati nei ruoli della Regione siciliana”. In questi giorni Turriciano è riuscito a portare avanti due importanti bandi di gara con l’obiettivo di fare cassa con l’affidamento a privati del Gran caffè delle Terme e della pizzeria.
Nel rapporto stilato dalla Commissione Attività produttive in seguito alle dichiarazioni dell’allora commissario delle Terme di Acireale, Claudio Angiolucci, si legge che “il numero dei dipendenti è passato da 104 a 17, dopo il transito degli esuberi nei ruoli della Regione siciliana”. “L’attività termale – diceva Angiolucci in audizione – si svolge nel sito di S. Caterina, che è stato considerato fatiscente dall’Agenzia del territorio. Gli stranieri negli ultimi tre anni sono stati solo 15 a fronte di 200.000 presenze all’anno, di cui il 98 per cento provenienti dalla provincia di Catania. Nel 2008 il bilancio delle terme di Acireale ha chiuso con meno 1.259.597 per mutui e costo del personale, prima del passaggio di gran parte dello stesso nei ruoli della Regione”.
Secondo il rendiconto generale della Regione siciliana l’assessorato del Turismo delle Comunicazioni e dei Trasporti ha finanziato alle terme di Sciacca dal 2003 al 2008 oltre 20 milioni di euro. Per lo stesso periodo sono stati spesi oltre 27,9 mln euro per il contributo a pareggio del bilancio delle terme di Acireale.
“Il sistema della gestione pubblica delle terme è fallito – il commento di Salvino Caputo, presidente III commissione Ars – e quel che è triste con un dispendio di capitale pubblico non indifferente”. 

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