I dati di Confindustria Assotravel: il sistema detiene il 95% del mercato dei tour operator. Prenotazioni: la Sardegna, seppure in lieve flessione, rimane prima
ROMA – Tempo di bilanci per il sistema delle agenzie di viaggio italiane, che detengono il 95% del mercato dei pacchetti dei tour operator (circa 5 miliardi di euro) cui vanno aggiunti oltre 1,8 miliardi di pacchetti taylor made realizzati on demand dei clienti presso il loro agente di viaggio di fiducia.
“I dati che emergono sono positivi anche se non è possibile ancora dire che la fondamentale stagione estiva – spiega Confindustria Assotravel in una nota -, su cui hanno pesato fatti come la nube vulcanica e inquinamento del Golfo del Messico, sarà in grado di invertire un trend negativo che dura ormai da anni e che ha trovato proprio nel periodo 2008-09 il suo punto più critico: per questo motivo il +4% del 2010 viene salutato dalle imprese con moderata soddisfazione. In verità molta della soddisfazione sta anche nel fatto che anche per questa stagione si assiste ad una sorta di ‘riscoperta’ dell’agenzia di viaggi da parte dei consumatori stanchi di offerte non dettagliate e magari provenienti da delusioni ‘fai da te’. è poi anche vero che molte agenzie giocano ormai anche sul web le proprie carte grazie a Blog, Facebook e Youtube che permettono loro non tanto di lanciare offerte ma di esaltare il proprio know how, la propria conoscenza diretta dei luoghi in altre parole di evidenziare il fatto di aver fatto del viaggio e del viaggiare la propria scelta di vita”.
Dai dati rilevati lo “zoccolo duro” di vacanzieri (circa il 28% del mercato) non rinuncia infatti alla partenza, con un occhio attentissimo al risparmio e a piccoli accorgimenti che consentono di affrontare, in media, spese contenute (tra i 800 e 1200 euro).
Consistente il peso dell’advanced booking sulle partenze di luglio (50%) e agosto (45%): i vacanzieri di luglio normalmente più attenti hanno infatti spesso già acquistato tra febbraio-aprile la loro vacanza usufruendo di condizioni vantaggiose le stesse che un tempo venivano poi destinate dai tour operator essenzialmente al last minute.
Le formule advanced che hanno influenzato la domanda e che sostanziano la positività di alcuni segnali provenienti dal mercato vanno dal “prenota prima” al “bimbi gratis” che hanno consentito anche un risparmio fino al 50% della spesa totale.
Advanced booking che erode la capacità di offerta in last minute (difatti in un caso o nell’altro si attinge allo stesso serbatoio di prodotto).
Dove vanno gli italiani in vacanza? L’Italia e il mare si confermano le mete preferite delle vacanze per il 60% dei clienti delle agenzie di viaggio italiane. Tra le mete verso le quali si è principalmente orientata, anche quest’anno, la domanda degli italiani rimane la Sardegna (anche se in lieve flessione), con buone richieste per Calabria, Puglia, Sicilia, Campania (isole Capri ed Ischia) e Toscana. Flessione per la costa laziale.
Stabile Rimini così come la domanda per la montagna.