All’Assemblea tagli per più di 5 milioni di euro - QdS

All’Assemblea tagli per più di 5 milioni di euro

Raffaella Pessina

All’Assemblea tagli per più di 5 milioni di euro

sabato 31 Luglio 2010

Per il presidente dell’Assemblea c’è ancora tempo per un chiarimento nel Pdl. Cascio: “Riducendo i deputati a 70 altro risparmio di 7 mln €”

PALERMO – Il programma di contenimento della spesa dell’Assemblea regionale siciliana è stato illustrato dal presidente Francesco Cascio nel corso della conferenza stampa in occasione della cerimonia del Ventaglio, tenutasi ieri mattina nella sala Palumbo di Palazzo dei Normanni.
Cascio ha elencato le operazioni fatte per risparmiare denaro dall’inizio della legislatura fino ad oggi, dalla disdetta del contratto della sede di Roma (risparmio annuo stimato: 28.450 euro), al blocco dei contributi legati alla celebrazione del 60mo anniversario dell’Ars per le iniziative non svolte nei termini previsti (1 milione di euro nell’intera legislatura). Il presidente ha parlato anche di contenimenti decisi per il personale (risparmio annuo 1.358.000,00 euro) e per i deputati (-1.046.000,00).
Per il personale decisa la soppressione di due servizi, il blocco del turn over per due anni,  il blocco del pensionamento ex lege 104 che comporterà un risparmio da 100 mila euro l’anno. “E come ufficio di presidenza  ha proseguito Cascio – abbiamo anche presentato un disegno di legge su questo tema che riguardi tutti i dipendenti regionali e che prevede che chi va in pensione con la 104 non può avere altri incarichi. Complessivamente il risparmio sarà di due milioni e mezzo all’anno”.
Decisa anche la eliminazione della indennità agli ex deputati a titolo di aggiornamento politico culturale per 1 milione e 350 mila euro, la eliminazione dell’indennità per le missioni nel territorio regionale (-40.000 euro), la incumulabilità dell’assegno vitalizio e indennità parlamentare per deputati nazionali ed europei (- 1.000.000,00 euro). La manovra era già stata annunciata la scorsa settimana dagli uffici della Presidenza, qualche giorno prima delle disposizioni attuate da Camera e Senato. Infatti sia Cascio che il segretario generale, Giovanni Tomasello hanno garantito l’adeguamento a tali misure nel momento in cui risultassero più impegnative di quelle decise a livello regionale. Il presidente ha anche parlato della possibilità di ridurre il numero dei deputati a Sala D’Ercole: “A settembre porterò il disegno di legge in Aula e vedremo chi è contro e chi è favore. Non mi pare scandaloso portare il numero dei deputati da 90 a 70, una mossa che porterebbe a un risparmio di sette milioni”. La riduzione dei parlamentari, però, richiede una modifica dello Statuto, da realizzare con legge costituzionale con doppia lettura a Camera e Senato.
Il presidente dell’Ars ha risposto alle domande dei giornalisti sulla situazione politica che si è venuta a creare, anche in conseguenza ai fatti romani. “Il mio giudizio sul sistema di un rimpasto della giunta ogni sei mesi è assolutamente negativo perchè ogn nuovo governo si traduce in un rallentamento dell’attività dell’amministrazione” Sulle posizioni dell’Udc in giunta Cascio si è mostrato scettico . “Non credo che l’Udc entrerà in un governo che non abbia una scadenza temporale” –  ha detto – “Il mio auspicio è quello di rimanere qui fino a fine legislatura e completare il quinquennio”. “la situazione politica a livello nazionale regionale è veramente fluida ha proseguito Cascio – penso a quanto potrebbe essere traumatica la fine anticipata della legislatura per la spesa dei fondi strutturali che è ancora al palo. L’auspicio è quello di continuare, la previsione è assolutamente nebulosa”. E su i rapporti tra ex Forza Italia, Cacio ha detto che l’atteggiamento del coordinamento nazionale del partito in questi mesi “ha legittimato le scelte di Miccichè, in modo inspiegabile”. Poi ha mostrato la volontà di aprire ai dissidenti e ha concluso dicendo che “C’è ancora tempo per un chiarimento tra le due anime del Pdl siciliano” .

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