Gli autisti-soccorritori a regime scenderanno da 3.054 a 2.500 unità. Ridotte le posizioni dirigenziali con un risparmio di 1 mln
PALERMO – “E una giornata che vuole rappresentare una sorta di battesimo di questo nuovo soggetto che abbiamo concepito tra mille difficoltà ma con grande senso di responsabilità da parte dei lavoratori, che hanno capito quale era il progetto complessivo di risanamento, quali erano i sacrifici e quali erano anche i vantaggi che ne potevano trarre” commenta così l’assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, la presentazione del Piano industriale 2010-2013 della Seus (Sicilia Emergenze Urgenze Sanitarie) la nuova società consortile che gestisce il servizio di emergenza – urgenza “118” in Sicilia, che nasce sulle ceneri del Sise e che ha presentato ieri il piano industriale triennale in una convention al San Paolo Palace Hotel di Palermo.
Alla manifestazione erano presenti più di 1.200 dei 3054 autisti-soccorritori ed amministrativi dipendenti di Seus, il direttore generale Marco Romano, il presidente Gaetano Bonfiglio ed i soci: la Regione, rappresentata dal governatore Raffaele Lombardo e dall’assessore alla Salute, Massimo Russo, i dirigenti delle aziende sanitarie siciliane oltre ad una nutrita rappresentanza di sindacalisti.
Quattro saranno le fasi sulle quali si articolerà il piano industriale 2010-2013: la prima semestrale: da luglio a dicembre del 2010; due annuali: 2011 e 2012 ed infine l’ultima: primo semestre 2013. Il costo del servizio “118”, a regime, sarà di 103 milioni e 749 mila euro annui.
La novità più importante, soprattutto per i lavoratori, l’impiego di tutti gli autisti-soccorritori ora a full time e non più a part-time.
“è una conquista estremamente importante – ha commentato l’assessore alla Salute, Russo – a fronte di un sacrificio che abbiamo chiesto e che responsabilmente ci è stato dato. I lavoratori hanno rinunciato a quel flusso orario che avevano maturato alla Sise per lo straordinario, a fronte di un contratto full time che assicura la giusta tranquillità per lavorare meglio”.
Il ricorso allo straordinario aveva generato un contenzioso, che è poi stato sanato con un atto transattivo di circa 50 milioni di euro con la Regione Sicilia. Il nuovo piano industriale prevede inoltre che il fabbisogno del personale autista-soccorritore per il “118”, a regime, scenderà dagli attuali 3.054 dipendenti a circa 2.500. Gli impiegati amministrativi sono 188.
Prevista anche una lunga fase di formazione: 400 addetti saranno riqualificati tramite un corso per operatore socio-sanitario, questo personale verrà impiegato al di fuori della Seus ma resterà nell’ambito del sistema sanitario regionale. 149 autisti-soccorritori verranno utilizzati dalla Seus per servizi diversi dal “118”: trasporti intra ed inter-ospedalieri, emodializzati, sangue, organi, rete dell’infarto miocardio acuto e maxi- emergenze.
Diminuite anche le posizioni dirigenziali di vertice rispetto alla gestione Sise: ciò ha consentito un risparmio annuo di oltre un milione di euro. Non varierà il numero delle ambulanze: 256, ma aumenterà il numero di quelle con medico a bordo. Inoltre, saranno introdotte 12 auto-mediche, 11 delle quali con servizio H12.
Come richiesto dalla Regione la Seus ha così garantito la continuità occupazionale a tutti gli operatori del “118”.