PALERMO – La storia si ripete. Così come era accaduto a Palermo nel febbraio scorso, Fincantieri perde la gara per i lavori di ristrutturazione del bacino galleggiante dei Cantieri navali di Trapani. Ad aggiudicarsi la gara, ancora in una fase provvisoria in attesa dello scioglimento della riserve, è stata la ditta Meccanica Agrigentina. Qualche mese fa fu la ditta Cimolai di Pordenone a vincere nel capoluogo regionale.
L’annuncio è giunto direttamente da Marco Venturi, assessore regionale per le Attività produttive, dopo che ieri, che nella sede del servizio “Promozione dello sviluppo industriale” dell’assessorato regionale alle Attività produttive, sono state aperte le 3 buste partecipanti al bando di gara. “La Ditta Meccanica Agrigentina – ha comunicato una nota dell’assessorato – ha presentato un’offerta con un ribasso del 20,11 per cento sull’importo a base d’asta di 8 milioni 390 mila euro”. Battute le offerte delle altre partecipanti. La Fincantieri ha proposto un ribasso pari al 6,251% mentre la Satin di Trapani ha proposto un ribasso pari al 18%”.
Anche a Palermo la Fincantieri aveva perso la gara d’appalto per la ristrutturazione del bacino di carenaggio da 19 mila tonnellate nel cantiere navale, cedendo alla ditta Cimolai di Pordenone. Si trattava di un bando da 10 milioni di euro.
L’annuncio è giunto direttamente da Marco Venturi, assessore regionale per le Attività produttive, dopo che ieri, che nella sede del servizio “Promozione dello sviluppo industriale” dell’assessorato regionale alle Attività produttive, sono state aperte le 3 buste partecipanti al bando di gara. “La Ditta Meccanica Agrigentina – ha comunicato una nota dell’assessorato – ha presentato un’offerta con un ribasso del 20,11 per cento sull’importo a base d’asta di 8 milioni 390 mila euro”. Battute le offerte delle altre partecipanti. La Fincantieri ha proposto un ribasso pari al 6,251% mentre la Satin di Trapani ha proposto un ribasso pari al 18%”.
Anche a Palermo la Fincantieri aveva perso la gara d’appalto per la ristrutturazione del bacino di carenaggio da 19 mila tonnellate nel cantiere navale, cedendo alla ditta Cimolai di Pordenone. Si trattava di un bando da 10 milioni di euro.