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Catania – L’amianto tra le strade dell’Etna

Catania – L’amianto tra le strade dell’Etna

venerdì 05 Giugno 2009

Rifiuti nocivi nascosti tra i boschi di Nicolosi e Pedara. Intervento congiunto Comune-Provincia. Costituito un comitato civico. D’Amore: “I privati devono bonificare”

CATANIA – Eternit, nascosto fra la macchia mediterranea spontanea, in contrada “Ragalidda” a Nicolosi, paese sulla falde dell’Etna. Alcuni pannelli del pericoloso materiale (messo al bando per legge dal ‘90 ) sono presenti in uno stato in parte decomposto in terreni privati non recitati, in una zona a confine con il Comune di Pedara.

Dunque, l’ombra di un possibile rischio sanitario incombe su tutta la zona e a seguito di ciò, si è costituito un comitato spontaneo di residenti denominato “Ragalidda”. La presidente dello stesso, Giuseppa Caruso, il 19 maggio scorso ha inviato al servizio Ecologia della Provincia di Catania una lettera – denuncia, indicando, lo stato di degrado in cui versa l’intera contrada. Si legge in uno stralcio della lettera: “A causa della suddetta situazione di degrado numerosi abitanti della zona hanno avuto problemi di salute e si sono verificate anche delle morti sospette”.

Stando ai fatti, nonostante alcuni membri del comitato (è il caso della signora Caruso) dichiarino d’aver perduto dei parenti a causa della presenza dell’amianto, non si ha la comprovata certezza scientifica, della correlazione ipotizzata (amianto – decessi). Questa, è attestata solo in presenza di certificato di morte. Pertanto, i decessi verificatesi nella contrada, senza conferma medico – scientifica, sono solo presunti.

Nonostante ciò, la presenza dell’amianto costituisce di per sé, un serio pericolo per la salute umana, a causa delle possibili inalazioni di polvere del materiale, altamente nocive: il rischio è la contrazione del Mesotelioma Pleurico. Dalla segnalazione, all’intervento pubblico.

L’appello del comitato non è rimasto inascoltato. A seguito della lettera, si è attivato il controllo pubblico congiunto di Comune di Nicolosi e Provincia di Catania. L’ispettore del Comune etneo, Carmelo Amore, ha dichiarato che il 21 maggio, tre giorni dopo la segnalazione del comitato, un sopralluogo congiunto fra tecnici provinciali con il supporto del vigili urbani di Nicolosi è stato effettuato nella zona incriminata. “è stata redatta una relazione – ha commentato l’ispettore – di cui, sono in attesa che mi giunga copia dalla Provincia di Catania. Ricordo – ha continuato Amore – che è obbligo degli stessi privati recintare i propri terreni e in presenza di rifiuti, bonificarli a proprie spese, esibendo regolare certificazione di carico e scarico. Noi stiamo provvedendo ad identificarli, per poi diffidarli ai loro doveri “.

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