Secondo una indagine di Federalberghi è ancora basso il grado di diffusione di alberghi e B&B siciliani su internet. Solo in provincia di Messina è diffusa la cultura di Internet tra gli imprenditori turistici
CATANIA – Con l’estate che volge al termine, i ritardatari delle vacanze puntano sempre più sui viaggi last minute o last second. Il modo più facile per trovare queste occasioni è sicuramente Internet. Sono sempre più gli operatori del turismo che dedicano spazio a questo tipo di offerte. Anche le strutture ricettive, dagli Hotel di lusso ai più piccoli B&B presentano nella maggior parte dei casi dei siti su cui è possibile vedere direttamente da casa la struttura presso cui si andrà a pernottare. Ma la Sicilia sconta ancora un ritardo rispetto ad altre regioni, cosa che sicuramente non l’aiuta a recuperare quel 10% di turisti che nel 2009 hanno preferito altri lidi alla nostra Isola.
Un’indagine effettuata da Federalberghi ha confermato che più del 97% delle strutture possiede un proprio sito internet, mentre solamente l’1,1% non utilizza un sito web. Il fatto che lo utilizzi a proprio vantaggio è confermato dal campione indagato: il 60% di queste utilizza il proprio sito internet per vendere direttamente on-line le camere e i propri servizi, mentre il 37% lo utilizza esclusivamente a scopo promozionale.
Tale domanda ha ottenuto una percentuale di risposta sul campione superiore al 99%. La distribuzione provinciale delle strutture che hanno un sito proprio per la prenotazione mostra una maggiore concentrazione al centro nord rispetto al centro sud. Torino, Milano Brescia, Venezia e Trento sono le province del nord dove si registra la maggiore concentrazione di strutture ricettive dotate di sito internet; in Toscana appartengono alla stessa classe (con alto livello di diffusione di internet tra gli alberghi) le tre province di Firenze, Pisa e Siena; seguono Roma e la sola provincia di Napoli nel Mezzogiorno.
Nella seconda classe la distribuzione (“buon” livello di diffusione) rientrano Aosta, Varese, Como, Bergamo, Verona, Padova e Genova. In Toscana le due provincie di Lucca e Pistoia, quindi Rimini, Perugia, Salerno e Messina. Male le altre province siciliane. Nel catanese c’è un grado di diffusione medio di strutture ricettive con un sito. Fanno peggio Palermo (con un livello di diffusione medio-basso) e Trapani (basso livello di penetrazione). Non ci sono dati disponibili per le altre province isolane.
Il 32% delle strutture ricettive ritiene importante la vendita diretta attraverso internet. La percentuale supera il 50% se si considerano le strutture a cinque stelle, contro le percentuali delle altre categorie alberghiere, tutte leggermente superiori al 30%. Inoltre il 55,4% delle strutture ricettive risponde alla richieste di prenotazione con una conferma differita, mentre il 36,1% utilizza la conferma immediata. I risultati dell’indagine evidenziano come la risposta automatica sia maggiormente correlata con la categoria alberghiera.
Più dell’80% delle strutture a cinque stelle possiede un sistema con questo tipo di risposta, il 61% delle strutture a quattro, il 33% circa di quelle a tre, il 21,6% di quelle a due e il 15% di quelle a una stella. La risposta differita alla prenotazione è maggiormente diffusa nelle prime tre categorie alberghiere (rispettivamente 65,8 una stella, 69,2 due stelle, 58,1 tre stelle) e meno nelle altre (34,7 dei quattro stelle e assente nei cinque stelle).
Circa il 20% delle strutture indagate invece, ritiene importante l’intermediazione attraverso internet per la vendita delle camere.