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Messina – La Provincia regionale ci ripensa, marcia indietro sulle consulenze

Francesco Torre

Messina – La Provincia regionale ci ripensa, marcia indietro sulle consulenze

sabato 25 Settembre 2010

Il clamore mediatico sulla vicenda ha portato a un risparmio. L’ente ha bisogno di ulteriore trasparenza. Ricevuto stoppa i provvedimenti, diventano gratuiti i due incarichi da 173 mila €

MESSINA – “Ritiro le determine presidenziali in rispetto del popolo sovrano”. Clamorosa marcia indietro del presidente della Provincia Regionale Nanni Ricevuto, che convoca una conferenza stampa per annunciare la revoca della nomina delle due consulenze esterne assegnate nel mese di agosto per un valore di 173 mila euro e la trasformazione di esse in consulenze gratuite.
Del paradosso di un ente che sfora il patto di stabilità per 7 mln € e spende così tanto in esperti esterni ne avevamo già parlato nei giorni scorsi, narrando l’emblematica vicenda dell’ex ragioniere generale Antonio Torrisi che il 31 agosto, tornando in fretta e furia dalle ferie e un giorno prima della pensione, firma un impegno di spesa extra di circa 5 mila euro al mese per due anni a favore di… Antonio Torrisi.
“Quando una cosa non va giù alla gente, io lo percepisco a pelle”, ha argomentato nella irrituale conferenza stampa convocata ad hoc per mettere una pezza sul maxi inciucio di cui sopra Ricevuto, novello Enrico IV a Canossa, metaforicamente a piedi nudi e vestito di sacco. “Con grande umiltà mi piego alla volontà del popolo sovrano, che evidentemente ha mal digerito queste scelte. D’altra parte – si è giustificato – io sono fatto così: quando sento che una cosa non va, sono pronto a fare un passo indietro. Punto”.
E allora si faccia un passo indietro anche sulla presenza di 15 assessori (un numero spropositato, le Province di Roma e Milano ne hanno solo 12), sull’affitto del Monte di Pietà per 200 mila euro (con quella cifra si sarebbero potute ristrutturare le 9 case di proprietà dell’ente nei pressi dell’Hotel Riviera e darle in affitto a prezzo agevolato), ci si cosparga di cenere sullo spreco di una corte che in pompa magna raggiunge a spese dei contribuenti il festival di Cannes per annunciare una film commission ancora nemmeno istituita e a quanto pare morta addirittura prima di nascere. Perché anche questo è probabile che ai cittadini di Messina crei un certo prurito, e risulta perciò alquanto strano che un “sensitivo” come Ricevuto questo non lo percepisca.
A conti fatti, comunque, il clamore mediatico sulla vicenda almeno stavolta qualcosa ha portato: un risparmio di 173 mila euro per le asfittiche casse di Palazzo dei Leoni e due esperti a titolo gratuito in più, Egidio Bernava (per lui era stata annunciata una consulenza da 102 mila euro) con competenze nel settore culturale e, appunto, Antonio Torrisi. Senza tralasciare, lasciatecelo dire perché di questi tempi non capita spesso, anche qualche risata per la ridicola messinscena approntata dal presidente.
Accanto alle scuse, le giustificazioni. “Nessuna forzatura, avevamo bisogno di quelle figure professionali”, ha spiegato Ricevuto in conferenza stampa. “Avevamo scelto di confermare Torrisi perché al momento non possiamo assumere un nuovo ragioniere generale, mentre Bernava fino a questo momento aveva prestato la propria opera gratuitamente come esperto ed era giusto che continuasse il suo percorso”.
Dopo aver inoltre precisato che le cifre pubblicate dalla stampa fossero comunque da intendere al lordo (come se cambiasse qualcosa), il presidente, dichiarandosi campione della trasparenza ha annunciato un appuntamento settimanale con la stampa per annunciare tutte le attività di Palazzo dei Leoni.
Tutto questo mentre dalla creazione del sito internet istituzionale della Provincia ad oggi la sezione Ufficio Stampa risulta “temporaneamente inattiva”, i bilanci vengono regolarmente occultati, le delibere di giunta non sono consultabili nella loro interezza (e soprattutto nei dati economici che contengono).
Insomma, Ricevuto propone trasparenza, ma una trasparenza a comodo suo. Non certo, comunque, quella regolamentata dalle normative vigenti.

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