ROMA – L’Unione Popolare ha presentato ieri, in una conferenza stampa alla Camera dei deputati, le firme depositate al notaio (1.305.639, un risultato che va ben oltre le aspettative) per il referendum per abrogare l’art. 2 della L. 1261 del 1965 e denominato "Taglia stipendi d’oro dei parlamentari". Si punta a togliere i 3.500 euro al mese di rimborso spese per il soggiorno a Roma ai politici. La coordinatrice nazionale dell’Up Maria Di Prato ha spiegato che il suo partito rinuncerà ai rimborsi che spetterebbero come promotori del quesito referendario in caso di successo e che undici costituzionalisti hanno confermato che l’iniziativa è valida. A gennaio saranno consegnate alla Cassazione per la convalida. (rq)
