Cento e lode ad Enna e Caltanissetta. Futuro prossimo - QdS

Cento e lode ad Enna e Caltanissetta. Futuro prossimo

Elisa Latella

Cento e lode ad Enna e Caltanissetta. Futuro prossimo

mercoledì 29 Settembre 2010

Continua il nostro viaggio alla ricerca dei diplomati siciliani con il massimo dei voti. Tappa a Caltanissetta ed Enna. Chi decide di restare in Sicilia, chi prova l’avventura in “continente”. Ma il domani è incerto

CALTANISSETTA – Continuiamo il nostro viaggio tra i 100 e lode della Sicilia. Dopo aver fatto tappa a Messina e Ragusa ora è la volta Caltanissetta ed Enna. Poco più di venti ragazzi nella provincia di Caltanissetta hanno concluso gli studi di scuola secondaria superiore con 100 e lode nell’anno scolastico 2010 e solo una decina di studenti si sono qualificati tra le eccellenze italiane ad Enna.
Il liceo ginnasio statale Ruggero Settimo di Caltanissetta, per primo ci manda una lista di 8 ragazzi che hanno tagliato il traguardo del diploma con la lode: Roberto Alessi, Cristina Catanese, Silvia Maria D’Amico, Paola Giadone, Federica Merlo, Verdiana Morreale, Davide Salvatore Pinto, Maria Cristina Seminatore.
“Cosa pensi di fare con un 100 e lode in tasca? Continuare a studiare in Sicilia o provare a trasferirti in un’altra città o all’estero?”  Ci risponde Verdiana Morreale: “Il 100 e lode è stato un traguardo raggiunto a prezzo di molte fatiche durate cinque anni. Ho deciso di rimanere in Sicilia a studiare legge, non andrò via. La Sicilia ha bisogno di noi per cambiare, per migliorare se lo vogliamo davvero".
C’è un insegnamento di qualche docente che è stato particolarmente significativo per te? “Nella mia vita di liceo due insegnanti ricorderò con affetto particolare; la professoressa Fiandaca  di latino e greco, per me fondamentale, per me mamma, nonna, amica…mi capiva con uno sguardo, senza bisogno di parole; e anche la docente di italiano, la professoressa Pignatone, eclettica, giovanile, presa da  mille attività (tra cui una seconda laurea!) sempre col sorriso sulle labbra, disposta a comprenderci sempre. Sono per me il modello di donne realizzate nella vita”. Cosa ricorderai di questi cinque anni di scuola in Sicilia sorridendo? “Di questi anni forse non ricorderò molto, ma quel poco che per me è stato di vitale importanza: le risate e le battute con le due mie compagne e amiche d’avventura Simona e Viviana che hanno reso magnifico l’ultimo mio anno di liceo…. le settimana splendida a Berlino, gli sguardi complici… non le ringrazierò mai abbastanza”.
Al liceo classico paritario di Caltanissetta “Pietro Mignosi” a tagliare il traguardo con 100 e lode è una sola ragazza, Egle Zaccaria, così come all’istituto tecnico per geometri “G B. Hodierna” di Mussomeli, a due passi da Caltanissetta ce la fa soltanto Giancarlo Carta. Si registrano  due eccellenze all’Istituto tecnico industriale di Gela: Emanuele Marino e Dario Calogero Guastella. Quattro allievi infine concludono l’esame di maturità con 100 e lode al liceo scientifico “Alessandro Volta”, sempre di Caltanissetta: sono Jacopo Maria Bellini, Mariella Di Martino, Martina Maria Giambra e Francesco Merlino.
A differenza di Verdiana Morreale,  Francesco Merlino, raggiunto al telefono ci dice che andrà via: “Mi sono già iscritto all’Università di Pisa, alla facoltà di Ingegneria. Ciò che mi hanno dato gli insegnanti del liceo? Non voglio fare distinzioni: tutti mi hanno dato tanto. Il ricordo più bello dei cinque anni di scuola in Sicilia che metterò in valigia? Tutti i ricordi che fanno parte del mio rapporto con i miei compagni e con i miei professori. Sono tutti ricordi belli.”
Un passato prossimo in tasca, durante un viaggio verso un futuro prossimo. Lontano dalla Sicilia.
 

 
Molti di loro hanno già vinto diverse borse di studio
 
Abbiamo cercato anche di rintracciare quella decina di ragazzi che ce l’hanno fatta ad Enna a strappare un cento e lode. Uno è Davide Fiorenza, 100 e lode Liceo scientifico Farinato. Originario di Catenanuova, ha partecipato alle Olimpiadi di matematica e vinto diverse borse di studio. Si iscriverà alla facoltà  di ingegneria. Sei sono usciti dal liceo linguistico Abramo Lincoln: Sonia Bognanno, Irene D’Agostino, Flavia Giunta, Diletta Grasso, Angela Camerlingo, Marta Roberti. Raggiungiamo Diletta che ci racconta delle sue aspirazioni e dei suoi ricordi:  “Proverò ad entrare nella facoltà di lingue e letterature straniere di Catania, perchè per il momento preferisco rimanere in Sicilia.  Avrà un posto particolare nei miei ricordi  l’insegnamento morale, oltre che scolastico ovviamente, del mio professore di storia e filosofia:  ha influito abbastanza sul miglioramento del mio modo di pensare, di ragionare e di pormi verso gli altri e verso la vita. Tra molti anni pensando a ciò che mi ha dato la mia scuola in Sicilia ricorderò sorridendo l’affetto di tutte le persone che ho conosciuto al liceo…compagni, professori, preside e personale compresi… Quello che non si può negare alla Sicilia è sicuramente il calore che riesce a creare tra le persone…fino a farle sentire e casa ovunque si trovino…anche a scuola".
 

 
C’è chi sceglie di “giocare in casa” alla Kore di Enna
 
L’Università Kore di Enna è la più giovane fra le università siciliane,  fondata nel 2005, esattamente 200 anni dopo la fondazione dell’Università di Palermo. Conta 4.052 gli studenti iscritti e ha annoverato tra i suoi collaboratori Marcello Pera, Giuliano Amato, Franco Battiato e numerose altre personalità accademiche e governative dell’area mediterranea, compresi esponenti dei governi di Malta, Cipro e Tunisia e delle relative università. L’Uke appartiene alla categoria delle Università non statali libere come la Bocconi, la Cattolica e lo Iulm di Milano.  Il Consorzio Universitario di Caltanissetta è invece costituito al fine di rispondere alle esigenze di crescita culturale della popolazione e di sviluppo socio-economico del territorio e nel quadro di un’organica e diffusa presenza dell’Università e dell’Alta Formazione nel territorio provinciale. Il Consorzio si propone di promuovere l’istituzione di facoltà, corsi di laurea, scuole di specializzazione, master, dottorati di ricerca e corsi di alta formazione, preferibilmente indirizzati alla valorizzazione dei territori di riferimento, nell’ambito di una progressiva autonomia, ancora tuttavia da raggiungere.

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