Le iniziative in provincia di Messina per contrastare il “caro libri” - QdS

Le iniziative in provincia di Messina per contrastare il “caro libri”

Le iniziative in provincia di Messina per contrastare il “caro libri”

giovedì 30 Settembre 2010

I mercatini del libro usato una tradizione che non accenna a scomparire nonostante l’avvento di Internet e dell’I-pad. Il Comune di Me ha messo a disposizione degli studenti una piattaforma di servizi on-line

MESSINA – “Hai il libro di letteratura latina “X” del secondo liceo? Va bene se ti do la metà?” “Affare fatto!”.
“Sto cercando il libro di storia Y per il quarto ginnasio, pubblicato dalla casa editrice Z…”, “Eccolo! è tenuto benissimo, sottolineato solo in qualche pagina, a matita”. Questi i dialoghi tipici dei mercatini dei libri usati, in cui c’è anche chi compra i libri dell’anno in corso con il ricavato della vendita di quelli dello scorso anno. Peccato. Dover vendere un libro vuol dire vendere una piccola parte di un anno scolastico, che ha fatto parte della formazione di ciascuno di noi. Erano una tradizione da decenni questi mercatini, ma, complice la crisi economica, durante le ultime settimane dell’estate 2010 sono fioriti in tutta Italia e Messina non ha fatto eccezione.
Secondo un’indagine a campione del Codacons sul caro libri in molte scuole della Sicilia, non sarebbe rispettato il tetto di spesa previsto dal ministero. Secondo una dichiarazione rilasciata alla stampa dal responsabile dell’Adiconsum Messina “Per abbattere i costi valgono i consigli di sempre: rivolgersi al mercato dell’usato, verificando oltre alle condizioni dei libri, le edizioni e le eventuali integrazioni informatiche; controllare che nell’elenco dei libri consigliati non siano inclusi testi obbligatori o che non compaiano libri già acquistati negli anni precedenti.
“Sul sito www.adiconsum.it inoltre è attivo uno sportello scuola dove è possibile scaricare guide sui libri di testo, sulle tasse e sui contributi scolastici; segnalare comportamenti scorretti o chiedere informazioni inviando una e-mail a scuola@adiconsum.it. Nelle famiglie del  Sud l’istruzione dei ragazzi è l’ultima cosa su cui si risparmia. Tuttavia l’Italia è un paese che nel 2010 ha visto ragazze e ragazzi lasciare l’Università e in qualche drammatico caso anche la scuola perché non c’erano più soldi per studiare in casa. Un aiuto potrebbe arrivare dai testi che si possono scaricare on line, con una stima di risparmio del 25 per cento della spesa complessiva. Ma le scuole potranno adottarne l’uso solo dall’anno scolastico 2011/2012.
Il Comune di Messina dal 2008 mette a disposizione degli studenti la piattaforma di servizi on line www.messinainpiazza.it: una vetrina “virtuale” di compravendita di libri usati disponibile su internet. “Mercatino del Libro Usato” è invece il nome dell’iniziativa della Federazione degli studenti di Messina che prevede la costituzione in ogni singolo istituto di un comitato spontaneo di vigilanza, per monitorare se i tetti di spesa prefissati dal Miur siano superati. Il progetto sostiene inoltre il comodato d’uso attivo in tutti gli istituti come previsto dalla legge regionale in materia di diritto allo studio e l’adozione, seppur parziale, nelle programmazioni annuali di e-book facilmente scaricabili da internet.

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