Ponte sullo Stretto volàno occupazionale - QdS

Ponte sullo Stretto volàno occupazionale

Ponte sullo Stretto volàno occupazionale

martedì 05 Ottobre 2010

Forum con Giuseppe Buzzanca, sindaco del Comune di Messina

È oramai sempre più concreta la costruzione del Ponte sullo Stretto: quale è la situazione attuale percepita e vissuta dalla città di Messina?
“Siamo arrivati nel vivo della fase progettuale ed entro la fine dell’anno avremo il progetto esecutivo e cantierabile”.
Quali sono le correnti priorità collegate alla sua costruzione?
“Vedere quali opere saranno collegate al ponte; vedere quali maestranze e quali professionalità saranno utilizzate; accertare che il tavolo tecnico, presieduto dal ministro delle Infrastrutture, per la prima volta nella storia dello Stretto di Messina e che vede, tra l’altro, incluso il sindaco della città Messina o suo delegato, il sindaco della città di Reggio Calabria o suo delegato, quello di Villa San Giovanni o suo delegato, si pronuncerà per quello che riguarda le opere a terra”.
Secondo la sua opinione ci saranno problemi di ordine pubblico legati all’accoglienza delle previste migliaia di persone che giungeranno, appunto in prospettiva della costruzione del Ponte, nella città di Messina? Avete già previsto un piano concreto in questa direzione?
“Noi prevediamo, sulla sponda siciliana, l’arrivo di circa 4 mila persone. Ho sollecitato e salutato con molta simpatia la posizione di Ciucci che ha voluto con noi inaugurare un confronto molto proficuo; ho auspicato ed anche, poi, apprezzato il Protocollo d’intesa che la città insieme allo Stretto di Messina ha sottoscritto con l’Università degli studi di Messina, per la fase formativa. Non ritengo che non ci siano professionalità che non possano essere reperite all’interno del capitale umano del quale dispongono la Regione Sicilia e la Regione Calabria. La questione, però, è arrivare in tempo e nei tempi! Se, ad esempio, viene detto che si inizierà il primo gennaio dell’anno 2011 e l’elenco delle professionalità viene riportato il 10 dicembre del 2010 è evidente che non sarà possibile lavorare. Questo importante Protocollo d’intesa, sottoscritto con l’accordo di tutti, ci fa capire che si fa sul serio dal punto di vista dell’occupazione sia professionale che di manovalanza”.
Secondo le previsioni dunque, la città, proprio per queste prossime grandi novità, dovrebbe fare un grande sbalzo in avanti nell’occupazione, giungendo al primo posto e superando anche Ragusa che, attualmente, nel campo occupazionale, si trova ad essere un passo in avanti.
“C’è un motivo per cui, dal punto di vista occupazionale, come città siamo indietro ad esempio a Ragusa. La configurazione occupazionale di Messina è del 1908: quando nel senso di solidarietà si è fatto riferimento e si è fatto molto ricorso all’occupazione pubblica (Comune, Provincia, etc). E questo modo di procedere è andato a discapito di quella che era la capacità imprenditoriale. La crisi, poi, ha colpito e contratto questo grande settore che, insieme al pubblico impiego, dava respiro a Messina. Bisogna poi, inoltre, aggiungere che la città di Messina in questo momento sta soffrendo e subendo anche, evidentemente, di un gap di destrutturazione".

In quale situazione si trova attualmente la città di Messina sotto il profilo delle opere pubbliche? Quali sono i progetti in itinere? Quali i progetti previsti ma a più lunga scadenza?

“Stiamo al momento ri-infrastrutturando, togliendo la città da una morsa cui era legata: gli svincoli di Giostra e di Annunziata erano fermi da ben venticinque anni. Li abbiamo sbloccati ed entro il mese di ottobre consegnerò alla città il terzo lotto, cioè il collegamento Giostra – Annunziata. Entro la prossima estate, in particolare spero di riuscirci entro il mese di luglio, consegnerò il primo ed il secondo lotto (cioè lo svincolo di Giostra). Basta fare un sopralluogo sui luoghi del cantiere, per capire che la musica è davvero cambiata! Contemporaneamente (abbiamo consegnati i lavori da pochi giorni) consegneremo il secondo approdo e spenderemo centomilioni di euro”.
 

 
Con l’Ecopass risparmio di 400 mila euro al mese. Comune con 3 mila dipendenti ma pochi dirigenti

Come procede il nuovo progetto Ecopass?
“L’Ecopass, che ho attuato dopo 50 anni per la prima volta, ci darà un respiro di circa 400 mila euro al mese. Con le somme recuperate, abbiamo contribuito, tra l’altro, a dare un assetto viario più umano. Assetto disumano che, ricordo, non dovuto a mancanze dell’amministrazione ma creatosi proprio per insufficienza di fondi”.
Il Tram ha avuto le previste ricadute positive?
“A distanza di tempo devo dire che, il tram, è stato un errore anche per il percorso così come lo si è realizzato. Bisognava immaginare un tram più leggero ed un percorso più aderente ai bisogni concreti della città. Si è creata, inoltre, una impressionante massa passiva che soffriamo dall’anno 2002. Stiamo, infatti, pensando di fare un percorso nuovo di collegamenti”.
Quale è l’organizzazione del Comune?
“Il Comune, oggi, dispone di pochi dirigenti per il settore tecnico e di dirigenti non sufficienti per il settore amministrativo. Dobbiamo procedere in qualche maniera ed in qualche misura, perché non possiamo arrivare al paradosso che, ad esempio, in questo momento vive la Provincia regionale malgrado l’ottimo presidente Ricevuto, cioè che manca il Ragioniere generale. Bisogna muoversi. Ho fatto in modo che i dirigenti siano collocati anche rispetto alle legittime aspettative ma non nego che ho bisogno di almeno sette, otto persone perché c’è stata una messa in quiescenza notevole e i dirigenti storici sono andati in pensione. Il Comune ha 3 mila dipendenti!.

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