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Società fantasma per avere voti in manette consigliere regionale

REGGIO CALABRIA – Un rodato e cinico meccanismo di raccolta del consenso elettorale: è quello messo in atto, secondo quanto riferito dalla Guardia di finanza di Reggio Calabria, dal consigliere regionale della Calabria Antonio Rappoccio, del gruppo Insieme per la Calabria-Scopelliti presidente in quota Pri arrestato per associazione per delinquere, corruzione elettorale aggravata, truffa e peculato perché, tra l’altro, avrebbe costituito società fantasma allo scopo di ottenere voti. Il gruppo di cui fa parte Rappoccio è composto da Pri e Udeur e non è inserito nella lista Scopelliti presidente. Il meccanismo che sarebbe stato ideato da Rappoccio, secondo l’accusa, ha operato attraverso l’attività di società strumentali che con il fine apparente di selezionare aspiranti lavoratori, ne captava e canalizzava il voto speculando sui bisogni e le aspettative di tanti giovani. Tale sistema, secondo l’accusa, avrebbe consentito a Rappoccio di disporre di un congruo “serbatoio” di voti in vista delle prossime elezioni politiche.