C’è chi ha chiaro quello che vuol fare. Questo si manifesta, spesso sin da giovani. Altri, invece, non hanno le idee chiare e cominciano a fare l’errore più clamoroso che è quello di non vedere dentro di sé qual è la propria attitudine, che possa esaltare le proprie caratteristiche.
Scoperto quello che si vuol fare nella vita, bisogna muoversi per tentare di approdare al porto ambito. C’è, però, da dire che non sempre vi è a disposizione un lavoro, un’attività, una professione che corrisponda a quanto uno voglia fare. Ed è proprio l’analisi delle possibilità che deve essere fatta da giovani, nell’ultimo anno di scuola, decidendo, una volta maturati di: a. Cominciare subito a fare esperienza lavorativa anche guadagnando poco; b. Iscriversi in un corso universitario, che dia sbocco sul mercato; c. Meglio, iscriversi all’Università e contemporaneamente studiare di notte e lavorare di giorno.
Comprendiamo che comporta sacrifici la terza ipotesi, però sono proprio i sacrifici che consentono di crescere sia dal punto di vista umano che professionale.
Noi nasciamo totalmente ignoranti e siamo istintivi. è il sapere che ci fa maturare. è il sapere che ci rende liberi.
Ma il sapere che acquisiamo non è gratuito. Immagazzinarlo comporta enorme fatica, ma ci fa capire meglio i meccanismi della vita. Tutto ciò ha un senso quando siamo assistiti da una buona salute, mentre chi è malato ha il dovere di curarsi anche tralasciando il proprio lavoro.
Lavorare è indispensabile non solo per guadagnare, ma anche per rendersi utili agli altri che hanno bisogno. Guai a perdere di vista la solidarietà.
La volontà non ha limiti, è dentro di noi in quantità insospettabile. Dobbiamo utilizzarla al massimo per arrivare dove vogliamo. Guai a ripiegarci su noi stessi, a lamentarci di essere sfortunati, ad invidiare gli altri che sono più avanti. Dobbiamo ricordarci sempre che il nostro futuro dipende da noi. Dobbiamo anche ricordarci che la manna arrivò in quei tempi, ma non arriverà più.
Molti giocano la schedina sperando di fare tredici. Altri si augurano di essere fortunati e vincere il jackpot. Ma chi di speranza vive disperato muore. Certo, un pizzico di fortuna e un pò di vento che gonfi le nostre vele ci vogliono. Un incontro fortunato, una circostanza casuale ma propizia, un evento favorevole qualche volta possono dare una svolta alla nostra vita, ma non bisogna contarci. Bisogna contare solo sulle nostre forze e sulla nostra abnegazione, capaci di farci andare avanti verso obiettivi possibili anche se difficili.
Ogni tanto occorre fare il consuntivo per constatare se il nostro procedere ha portato dei benefici positivi alla nostra vita. Questo è un bene prezioso del quale dobbiamo avere consapevolezza. Proprio come bene è limitato nel tempo e nello spazio. Dunque, va usato al meglio.
In ciò che si fa bisogna mettere amore e passione. Senza questi due valori la vita diventa piatta e non godibile. Non importa avere quattrini al di là del soddisfacimento dei propri bisogni normali. Non invidio per niente i miliardari e neanche i milionari. Tanto bisogna ricordarsi che la morte e il water livellano tutti.