“Abbiamo solo una strada da percorrere – ha detto Drago – ed è quella della concessione di un contributo straordinario per il sostegno finanziario dell’ente dell’importo di un milione e mezzo di euro”.
Un aiuto esterno come quello già avuto, con importi ben maggiori, dal Comune di Catania.
“A tal proposito – ha aggiunto Drago – ho già inviato una nota al presidente del Consiglio dei ministri, al ministro degli Interni, al presidente della Regione siciliana, al prefetto di Catania e a tutti i parlamentari nazionali e regionali eletti nella provincia etnea, affinché valutino la questione”.
Ma come si è arrivati a questo “baratro finanziario”? La situazione, come ricorda lo stesso primo cittadino di Acicastello, era già grave al momento del suo insediamento.
“Un indebitamento di oltre 12 milioni di euro – ha spiegato – e un disavanzo, accertato per l’esercizio 2008, di circa 2,5 milioni di euro, oltre a una diminuzione delle entrate per circa un milione di euro”.
Una condizione che ha fatto rischiare di non poter chiudere in pareggio il bilancio e che lascia poche possibili soluzioni in mano al sindaco. Una delle vie da seguire è quella della vendita degli immobili, alcuni dei quali dal grande valore storico e culturale.