L’Atlante regionale della salute utile per orientare le scelte sulle politiche sanitarie. Per gli uomini risulta essere di 77,2 anni, per le donne 81,9 anni

Palermo –  Cresce la speranza di vita in Sicilia e diminuisce il numero annuale di decessi. Sono i dati Istat relativi alla popolazione dell’Isola pubblicati nell’Atlante regionale della salute.
Dati alla mano, la speranza di vita alla nascita, per il biennio 2001-2002, è per gli uomini pari a 77,2 anni mentre per le donne è di 81,9 anni.

Il numero medio annuale di decessi in Sicilia nel biennio 2001-2002 si è lievemente ridotto rispetto ai periodi precedenti (con circa 44000 decessi) in maggioranza negli uomini rispetto alle donne. Il progressivo aumento della speranza di vita in tutta la popolazione regionale potrebbe essere riconducibile al miglioramento della qualità della vita ed al progressivo miglioramento dei processi assistenziali specialmente nelle classi di età più anziane.

Nel Rapporto, si osserva che il rischio di morire prima dei 74 anni è pari al 33,5% per gli uomini e al 20,0% per le donne, pur riconfermandosi i valori più alti nella provincia di Caltanissetta (uomini 35,7%; donne 21,3%). Per entrambi i sessi, si osservano attese di vita più alte rispetto ai valori regionali nelle province di Agrigento, Ragusa e Trapani, più basse nelle province di Catania, Palermo e Siracusa.

Le malattie del sistema cardiocircolatorio per entrambi i sessi rappresentano la principale causa di decesso (uomini 42%; donne 50%) mentre la seconda causa di morte è invece rappresentata dai tumori (uomini 28%; donne 21%), seguita dalle malattie dell’apparato respiratorio negli uomini (8%) e dalle malattie delle ghiandole endocrine nelle donne (6%).

Tra le patologie oncologiche, che in Sicilia registrano numero medio annuale di circa 10.800 decessi, le principali categorie diagnostiche sono rappresentate nell’uomo dal tumore della trachea, bronchi e polmoni (che rappresenta oltre un quarto dei decessi per neoplasia negli uomini) e nella donna dal tumore della mammella. Al secondo posto in entrambi i sessi si evidenziano i tumori del colon e del retto. Analizzando i dati per classi di età, nella classe compresa trai i 15-64 anni le cause tumorali si mantengono la principale causa di decesso (uomini 36%; donne 48%) mentre, tra i 65-74 anni la principale causa di morte per gli uomini è rappresentata dai tumori (38%) e per le donne dalle malattie del sistema circolatorio (37%). Il profilo di salute regionale, analizzato sulla base della mortalità per causa che ne costituisce il principale indicatore, rimane un’importante ricerca per diversi aspetti. Prima di tutto viene messo a fuoco lo stato di salute di una popolazione, le sue caratteristiche, le sue abitudini. Inoltre, lo studio sulla speranza di vita e sulle cause dei decessi è indispensabile per orientare, migliorare le future politiche sanitarie.

È auspicabile infatti che la lettura dei risultati in funzione di programmazione e tutela della salute pubblica possa favorire politiche sanitarie basate sulle evidenze e sui bisogni sanitari attraverso un approccio di promozione globale dello stato di salute riferito ad una moderna ed oggettiva analisi dei bisogni reali della comunità in grado di superare percezioni spesso distorte da diversi problemi di salute.