PALERMO – Prende il via in Sicilia, la class action delle imprese edili per il recupero dei crediti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni (1,5 miliardi nell’isola) e per il risarcimento dei danni (475 imprese già fallite e 76 mila addetti licenziati nell’isola). Domani una delegazioni della sezione siciliana dell’Ance incontrerà a Roma il Centro studi e l’Ufficio legale della sezione nazionale dell’Ance per definire i dettagli della class action e per mettere a punto le regole sui rapporti di delega tra imprese associate ed Ance.
L’Ance Sicilia ha avviato, come stabilito dall’assemblea straordinaria delle imprese edili svolta lo scorso 5 ottobre, una serie di proteste coinvolgendo l’intero settore ed altre sigle sindacali, oltre che associazioni imprenditoriali. È stato deciso di sottoporre all’attenzione dei prefetti isolani la grave situazione fallimentare in cui versano diverse aziende pressate dalla mancanza di liquidità, dal credit crunch e dall’aumentare inesorabile degli oneri previdenziali e fiscali. Dopo le elezioni regionali del 28 ottobre, l’Ance si riunirà con tutti i sindacati e le associazioni d’impresa per mettere a punto un calendario di proteste, regionali e nazionali. (aca)
L’Ance Sicilia ha avviato, come stabilito dall’assemblea straordinaria delle imprese edili svolta lo scorso 5 ottobre, una serie di proteste coinvolgendo l’intero settore ed altre sigle sindacali, oltre che associazioni imprenditoriali. È stato deciso di sottoporre all’attenzione dei prefetti isolani la grave situazione fallimentare in cui versano diverse aziende pressate dalla mancanza di liquidità, dal credit crunch e dall’aumentare inesorabile degli oneri previdenziali e fiscali. Dopo le elezioni regionali del 28 ottobre, l’Ance si riunirà con tutti i sindacati e le associazioni d’impresa per mettere a punto un calendario di proteste, regionali e nazionali. (aca)