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Più corruzione e meno denunce costano diversi miliardi di euro

ROMA – Cresce in Italia la corruzione praticata, mentre calano denunce e condanne. Lo evidenzia il rapporto sulla corruzione in Italia realizzato dalla commissione nominata dal ministro Filippo Patroni Griffi e coordinata da Roberto Garofoli. Le ultime rilevazioni sull’indice della corruzione percepita, calcolato da Transparency International, ricorda il Rapporto, collocano l’Italia al 69° posto (a pari merito conil Ghana e la Macedonia), con un progressivo agravamento negli ultimi anni. Analoga tendenza registra la Banca mondiale attraverso le ultime rilevazioni del Rating of control of corruption (Rcc), che collocano l’Italia agli ultimi posti in Europa e con un trend che evidenzia un costante peggioramento. I dati giudiziari indicano invece un calo dei delitti di corruzione e concussione consumati: dai 311 casi del 2009 ai 223 del 2010 (-88 casi). Le persone denunciate sono passate nello stesso periodo da 1.821 a 1.226 (-595 persone). I costi economici della corruzione sono stimati in diversi miliardi di euro.