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Ilva, nuovi dati del ministero. Contaminato il 30% del latte

ROMA – Uno studio del ministero della Salute su allevamenti in un raggio di 10 km dall’Ilva di Taranto, ha accertato nel 20% dei casi il superamento dei limiti di diossina e altri cangerogeni. Secondo poi il modello statistico utilizzato dai ricercatori, gli sforamenti arriverebbero oltre il 30%. Secondo il ministero, cinque prelievi su 25 campioni di latte raccolti tra il 26 settembre e l’8 ottobre in sette allevamenti di pecore e capre nell’area vicina allo stabilimento siderurgico “hanno avuto esito sfavorevole per superamento dei limiti per la somma di diossine e Pcb diossina fissati dal Regolamento europeo”. Considerando insieme gli sforamenti del limite di legge e una serie di risultati nella cosiddetta “forbice alta” si evidenzia, per il ministero, che nell’area di studio ci si attende che il 30% del latte di pecora sia contaminato in misura superiore la limite di legge”. Nel corso degli anni, nonostante le rassicurazioni dell’azienda sul fatto che i livelli di inquinamento fossero calati a seguito della bonifica degli impianti, almeno le quantità di diossina sono rimaste le stesse, spiega il ministero.