ROMA – Le retribuzioni contrattuali orarie a settembre frenano, aumentando solo dell’1,4% su base annua, rispetto al mese di agosto, che aveva segnato un +1,6%. Su base mensile restano quasi ferme, con un impercettibile +0,1%. Lo rileva l’Istat, secondo cui il dato tendenziale resta al di sotto dell’inflazione annua,che nello stesso mese ha segnato +3,2%. La forbice si allarga a 1,8 punti. A settembre restano in attesa di rinnovo 34 accordi contrattuali (16 nella pubblica amministrazione),che riguardano 3,8 milioni di lavoratori.
