Riscontri positivi per la prima Borsa Internazionale del turismo dedicata ai borghi più belli della provincia di Messina. Tour operator esteri hanno visitato i luoghi e le bellezze dei paesaggi e degustato la gastronomia
MESSINA – Incoming e outgoing: portare i turisti in Sicilia e consentire ai siciliani di confrontarsi con altre regioni d’Italia e con l’estero. I due volti di un turismo che deve essere risorsa per l’economia, volano di sviluppo endogeno per l’Isola e per il sud.
Il turismo è in sé confronto, prima di essere ogni altra cosa. Lo dimostrano i riscontri positivi per la prima Borsa Internazionale del turismo dedicata ai borghi più belli della provincia di Messina conclusasi con il workshop a Montalbano Elicona il 30 ottobre scorso.
Il sud del sud affascina l’estremo nord: un gruppo di qualificati e selezionati tour operator scandinavi provenienti da Danimarca, Norvegia e Svezia, sono stati accolti a Castelmola il 26 ottobre, sono passati a Savoca il 27, a Brolo e S.Marco d’Alunzio il 28, a Novara di Sicilia il 29, infine a Montalbano il 30 dove si è tenuto il workshop a cui hanno partecipato oltre 50 addetti ai lavori.
Un turismo a 360° quello che può offrire la Sicilia, tra itinerari storici, culturali, religiosi, gastronomici. Paesaggi fatti di storia e di poesia, in cui ogni immagine racconta una storia: i tour operator esteri hanno visitato i luoghi e le bellezze dei paesaggi, hanno gustato la gastronomia, ma soprattutto hanno instaurato un contatto diretto con gli operatori del settore dei comuni coinvolti, ovvero San Marco d’Alunzio, Brolo, Castelmola, Novara di Sicilia, Savoca e Montalbano Elicona. Borghi dimenticati, mai valorizzati abbastanza, ma a tutti gli effetti villaggi d’Europa, che andrebbero riscoperti nell’ottica presentata a livello comunitario già da anni dei paesi- albergo, villaggi a totale vocazione turistica.
Perché in fin dei conti, una ricettività ben strutturata, articolata soprattutto in bed & breakfast ed agriturismi è in grado di consentire non solo lo sviluppo, ma anche la destagionalizzazione del turismo, complice il clima favorevole della Sicilia, forte della sua estate capace di durare otto mesi l’anno. Nel comunicato stampa si legge la dichiarazione del sindaco di Montalbano Giuseppe Simone, condivisa da Antonio Mileti, assessore al turismo di S. Marco d’Alunzio: “Per la prima volta piccoli centri (di solito fuori da qualsiasi circuito) hanno avuto la possibilità di proporre all’estero il fascino di un turismo alternativo, impregnato di storia, tradizioni, culture e sapori, quale quello che i piccoli borghi possono offrire. E per la prima volta gli operatori locali, B&B, case e appartamenti per vacanze, piccoli alberghi, ristoranti (che non hanno le opportunità delle grandi strutture) hanno avuto la possibilità di contrattare “business to business”con i buyer internazionali”.
Una vetrina internazionale per una Sicilia sconosciuta anche ai Siciliani. A volte ingiustamente dimenticata, a volte del tutto ignota. Potenzialmente in grado però di creare un enorme sviluppo endogeno: lo dimostra sorprendendo chi viene da lontano.