BRONTE (CT) – Diciotto falsi braccianti agricoli sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza. Nel mirino delle Fiamme gialle è finita una società cooperativa con falsa sede nel capoluogo etneo, operante nel settore agricolo, che nel 2010 avrebbe comunicato di avere collocato in attività lavorativa diciotto braccianti, per un ammontare di oltre 2.200 giornate.
Tutti sono stati denunciati per falso in atto pubblico e truffa aggravata ai danni dello Stato. Insieme a loro anche il legale rappresentante della società cooperativa. I braccianti erano legati tra loro da stretti vincoli di parentela.
Gli investigatori hanno accertato che all’Inps risultavano regolarmente collocati braccianti agricoli utilizzati per la coltivazione dei terreni che la falsa società aveva dichiarato di possedere, ma in realtà i finti rapporti di lavoro erano mirati al solo fine di consentire l’indebita percezione dell’indennità di disoccupazione agricola, di malattia e di altre indennità.
Il danno subito dall’Inps ammonterebbe a circa 45 mila euro.
Tutti sono stati denunciati per falso in atto pubblico e truffa aggravata ai danni dello Stato. Insieme a loro anche il legale rappresentante della società cooperativa. I braccianti erano legati tra loro da stretti vincoli di parentela.
Gli investigatori hanno accertato che all’Inps risultavano regolarmente collocati braccianti agricoli utilizzati per la coltivazione dei terreni che la falsa società aveva dichiarato di possedere, ma in realtà i finti rapporti di lavoro erano mirati al solo fine di consentire l’indebita percezione dell’indennità di disoccupazione agricola, di malattia e di altre indennità.
Il danno subito dall’Inps ammonterebbe a circa 45 mila euro.
