PALERMO – “Non esistono cittadini di serie A o di serie B perché l’Italia è una sola, soprattutto quando si parla di vittime per causa di un’alluvione o di un’altra calamità naturale. A un anno dalla tragica alluvione che ha colpito Saponara il 22 novembre 2011 e ha provocato la morte di tre persone, tra le quali un bambino di soli 10 anni, non si fanno sostanziali passi in avanti per la prevenzione del dissesto idrogeologico”.
È molto schietto Emanuele Doria, presidente dell’Ordine dei geologi di Sicilia, nell’esprimere la sua amarezza per quanto ancora oggi non realizzato, soprattutto dalla politica, in tema di prevenzione al dissesto idrogeologico. “Non bastano i proclami nei quali si dichiara lo stanziamento di somme – ha proseguito Doria- perché ciò che ancora non si vede è una seria politica di difesa e di buon governo del territorio. Occorre passare dalle intenzioni ai fatti e dare corpo a tutto quanto possa contribuire alla mitigazione dei rischi naturali e antropici”.
Il presidente ha concluso ricordando che “ci batteremo ad ogni livello istituzionale affinché sia accolta la proposta del geologo di zona, sentinella fondamentale per il monitoraggio costante del territorio e figura imprescindibile per la mitigazione del rischio idrogeologico”.
È molto schietto Emanuele Doria, presidente dell’Ordine dei geologi di Sicilia, nell’esprimere la sua amarezza per quanto ancora oggi non realizzato, soprattutto dalla politica, in tema di prevenzione al dissesto idrogeologico. “Non bastano i proclami nei quali si dichiara lo stanziamento di somme – ha proseguito Doria- perché ciò che ancora non si vede è una seria politica di difesa e di buon governo del territorio. Occorre passare dalle intenzioni ai fatti e dare corpo a tutto quanto possa contribuire alla mitigazione dei rischi naturali e antropici”.
Il presidente ha concluso ricordando che “ci batteremo ad ogni livello istituzionale affinché sia accolta la proposta del geologo di zona, sentinella fondamentale per il monitoraggio costante del territorio e figura imprescindibile per la mitigazione del rischio idrogeologico”.
