Un bilancio di rigore – fanno sapere dall’ente – con una programmazione che risente della limitatezza delle risorse correnti in entrata e delle disposizioni di legge sul Patto di stabilità interno che hanno determinato un riposizionamento della capacità di spesa, in funzione dell’obiettivo imposto dalla legge finanziaria 2009. Dall’anno in corso, infatti, si deve avviare una politica di forte riduzione dei costi per spesa corrente e realizzare un continuo monitoraggio dei pagamenti e incassi per spese in conto capitale. Il mancato rispetto del Patto di stabilità nel 2009, comporterebbe l’anno successivo l’impossibilità a fare nuove assunzioni, la riduzione delle indennità di Giunta e Consiglio, nella misura del 30% e oltre 700 mila euro in meno di trasferimenti da parte dello Stato. Diminuiscono le entrate provenienti dalla Rc auto, dovuto al crollo del mercato dell’auto e dall’Imposta provinciale di trascrizione. Nessun inasprimento tariffario è stato previsto nei confronti dei cittadini della Provincia essendo stati riconfermati anche per l’anno 2009 i livelli impositivi degli anni precedenti per l’Addizionale energia elettrica, per il Tributo ambientale provinciale ed per l’Imposta provinciale di trascrizione.
Ridimensionata anche la spesa corrente che passa da euro 48 milioni 540 mila 274,06 del bilancio assestato del 2008, a euro 42 milioni 819 mila 384,84 per il 2009, con una contrazione di più di 5 milioni di euro. L’avanzo di amministrazione è stato di euro 3.462.641,57 rispetto a una disponibilità complessiva dello stesso, scaturente dal conto consuntivo anno 2007, di euro 3 milioni 965 mila 062,37.
Per l’assessore alle Finanze Enzo Culicchia: "Si tratta di un bilancio tecnico. Non ci sono margini di mediazione. è difficile rispettare il programma elettorale". Per l’Amministrazione occorre un intervento di valorizzazione ed alienazione del patrimonio immobiliare dell’Ente e la razionalizzazione del piano degli affitti per Istituti Scolastici. Una eccessiva rigidità, criticata dalla minoranza che si è vista bocciati quasi per intero gli emendamenti presentati e che ha creato forti tensioni in aula.