Coinvolte l’area pergusina, la cittadella universitaria, contrada Gentilomo e i quartieri storici di Enna alta. La Regione ha inserito il capoluogo nelle Zone franche urbane istituite di recente
ENNA – Ormai è ufficiale la notizia che la città capoluogo è stata dichiarata Zona franca urbana, grazie a quanto inserito nella Finanziaria regionale. A questa istituzione sarà possibile accedere, all’interno delle aree urbane individuate, ad agevolazioni di carattere fiscale e previdenziale per tutte le attività imprenditoriali, commerciali e artigianali, ivi esistenti.
Per quanto concerne l’individuazione di queste aree urbane si è fatto riferimento alle zone censuarie così come definite nel 2001, facendo riferimento ai relativi dati delle popolazione residente e della percentuale di disoccupazione dell’area stessa. Le aree interessate saranno, sommariamente, le seguenti: parte dell’area pergusina, la zona artigianale di contrada Gentilomo, parte dell’area della cittadella universitaria, i quartieri storici di Enna alta quali San Pietro, Valverde e Fundrisi.
“La notizia – spiega il sindaco Paolo Garofalo – dell’avvenuta dichiarazione del territorio cittadino quale Zona franca urbana rappresenta un importantissimo risultato e riesce finalmente a cogliere l’opportunità di usufruire di meccanismi di agevolazione che possono favorire gli investimenti e, di conseguenza, nuova occupazione, nelle aree del nostro territorio più in difficoltà. Ma per la mia amministrazione questo traguardo ha una valenza ancora più grande, perché sta a dimostrare, qualora ve ne fosse bisogno, che il lavoro di questi mesi sta cominciando a dare i suoi frutti, con buona pace di chi sostiene che a Palazzo di città imperversi l’immobilismo”.
Per il primo cittadino, l’intensa attività di programmazione prima e di confronto e coinvolgimento delle associazioni di categoria nella fase di stesura del progetto definitivo, ha consentito di centrare in pieno l’obiettivo.
“La verità – conclude il primo cittadino – sta nel fatto che, sin dal primo giorno, abbiamo operato non per inseguire risultati effimeri e di facciata, tanto per buttare fumo negli occhi ai cittadini, ma con una strategia fondata su atti concreti e su un intenso lavoro di conoscenza e di confronto costante che, ovviamente, non può dare risultati immediati, ma che comincia a far delineare la propria efficacia”.
Allo stato attuale non rimane che attendere che l’agevolazione possa essere resa operativa in tempi brevi, così da imprimere al territorio quella forza propulsiva in grado di generare la crescita economica, tanto attesa.
L’importante è che tutto non si tramuti in una bolla di sapone, visto che il progetto per fare di alcune aree di Catania, di Gela e di Erice delle Zfu (questo però nazionale e non regionale come quello che coinvolge Enna) sembra essersi quasi definitivamente arenato.
Obiettivi. Favorire sviluppo e occupazione
ENNA – Ad accogliere favorevolmente la notizia del capoluogo quale Zona franca urbana è stata la locale Cna, che già nei mesi scorsi aveva ravvisato come unica possibilità di riscatto per l’economia locale, l’individuazione di misure speciali quali la fiscalità di vantaggio e interventi mirati a sostenere le imprese e lo sviluppo.
“Un risultato di grande rilievo – ha dichiarato il presidente provinciale Tonino Palma – per tutto il territorio, soprattutto perché arriva in un momento in cui la crisi economica sta toccando i livelli massimi nella nostra provincia”.
“L’ istituzione della Zfu – ha concluso Palma – è importante dal momento che essa è proprio una misura configurabile come fiscalità di vantaggio, in quanto prevede un regime di esonero contributivo e fiscale, riduzione per 5 anni di Irpef, Irap, Ici e contributi sul personale assunto da piccole imprese (max 50 dipendenti) che si insediano nella zona individuata, favorendo sviluppo e occupazione”.