PALERMO – “Negli ultimi anni si sono persi in Sicilia ben quarantamila posti di lavoro nell’edilizia, una crisi che attraversa sia la provincia di Palermo e di Trapani, servono immediati interventi, avviare subito i cantieri pubblici in attesa, superando le lungaggini della burocrazia”. È l’appello lanciato dalla Filca Cisl, la Federazione degli edili della Cisl, nel corso del Consiglio generale di Palermo e Trapani che, riunito nel capoluogo siciliano ha sancito l’avvio della fase congressuale prevista per il prossimo anno. Hanno preso parte ai lavori, Salvatore Scelfo, segretario nazionale Filca Cisl, Dino Cirivello, segretario di Palermo e vice reggente di Trapani, Santino Barbera, segretario Filca regionale, Mimmo Milazzo, segretario Cisl Palermo e Giovanni Marino segretario Cisl Trapani. Scelfo, che è responsabile del Dipartimento Legalità della Federazione, ha rilanciato le proposte del sindacato per incentivare la lotta alla mafia: “Ridurre le stazioni appaltanti, istituire un conto dedicato e tracciare il flusso del denaro in entrata e in uscita, controllare la provenienza di forniture e subappalti, che costituiscono l’anello debole della catena”.
“Bisogna poi – ha aggiunto – istituire i codici di accesso ai cantieri, per la tracciabilità di uomini e mezzi attraverso, ad esempio, l’uso di codici fiscali per le persone e le targhe per gli automezzi, in modo da avere un quadro completo, aggiornato ed esaustivo di tutto quello il movimento in entrata ed in uscita dai cantieri". La Federazione ha ribadito la necessità "di una maggiore trasparenza nei certificati camerali antimafia rendendo il certificato antimafia più trasparente e completo”.
“Bisogna poi – ha aggiunto – istituire i codici di accesso ai cantieri, per la tracciabilità di uomini e mezzi attraverso, ad esempio, l’uso di codici fiscali per le persone e le targhe per gli automezzi, in modo da avere un quadro completo, aggiornato ed esaustivo di tutto quello il movimento in entrata ed in uscita dai cantieri". La Federazione ha ribadito la necessità "di una maggiore trasparenza nei certificati camerali antimafia rendendo il certificato antimafia più trasparente e completo”.
