MESSINA – Durante l’udienza preliminare dell’inchiesta sull’alluvione dell’1 ottobre 2009 nel Messinese che provocò 37 vittime, i pm Adriana Sciglio e Stefano Ammendola hanno ribadito le richieste di rinvio a giudizio nei confronti di 18 imputati.
I reati ipotizzat, a vario titolo, sono omicidio colposo, disastro colposo e lesioni colpose. Sono 168 le parti offese, compresi il comitato regionale di Legambiente e il Wwf Italia. Il processo è stato chiesto per l’ex sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, per il sindaco di Scaletta Zanclea Mario Briguglio, per l’ex commissario straordinario del Comune del capoluogo, Gaspare Sinatra, e per l’ex dirigente della Protezione civile regionale, Salvatore Cocina. Chiesto il rinvio a giudizio anche di Antonino Savoca, autore di uno studio geologico tecnico; Alberto Pistorio, Giuseppe Rago e Francesco Grasso, redattori del piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico relativo all’area territoriale tra il bacino del torrente Fiumedinisi e Capo Peloro; i dirigenti della Regione Giovanni Arnone e Tiziana Flora Lucchesi; i progettisti Agatino Giuseppe Manganaro, Stefano Bello, Francesco Triolo, Salvatore Di Blasi, Giovanni Garufi, Carmelo Antonino Melato; il geologo Salvatore Cotone; Giovanni Randazzo, autore della ‘nota geologica a supporto dei lavori di ripristino della funzionalità idraulica dei torrenti Racinazzi, Divieto e Saponara’.
I reati ipotizzat, a vario titolo, sono omicidio colposo, disastro colposo e lesioni colpose. Sono 168 le parti offese, compresi il comitato regionale di Legambiente e il Wwf Italia. Il processo è stato chiesto per l’ex sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, per il sindaco di Scaletta Zanclea Mario Briguglio, per l’ex commissario straordinario del Comune del capoluogo, Gaspare Sinatra, e per l’ex dirigente della Protezione civile regionale, Salvatore Cocina. Chiesto il rinvio a giudizio anche di Antonino Savoca, autore di uno studio geologico tecnico; Alberto Pistorio, Giuseppe Rago e Francesco Grasso, redattori del piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico relativo all’area territoriale tra il bacino del torrente Fiumedinisi e Capo Peloro; i dirigenti della Regione Giovanni Arnone e Tiziana Flora Lucchesi; i progettisti Agatino Giuseppe Manganaro, Stefano Bello, Francesco Triolo, Salvatore Di Blasi, Giovanni Garufi, Carmelo Antonino Melato; il geologo Salvatore Cotone; Giovanni Randazzo, autore della ‘nota geologica a supporto dei lavori di ripristino della funzionalità idraulica dei torrenti Racinazzi, Divieto e Saponara’.
