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Istat. Il benessere sociale si misura con 12 indicatori

ROMA – Il benessere sociale misurato dall’Istat.
Il progetto per misurare il Benessere Equo e Sostenibile (BES) della nostra società, oltre la valutazione del PIL (Prodotto Interno Lordo) sarà illustrato infatti all’Accademia dei Lincei dal Presidente dell’Istat Enrico Giovannini giovedi’ prossimo nel corso della conferenza “Dal PIL al benessere equo e sostenibile’’.
L’iniziativa si inquadra nel dibattito internazionale sul cosiddetto “superamento del Pil’’, stimolato dalla convinzione che i parametri sui quali valutare il progresso di una società non debbano essere solo di carattere economico, ma anche sociale, etico e ambientale, corredati da misure sulla diseguaglianza e sulla sostenibilità futura.
“Per decenni – spiega il presidente dell’Istat Giovannini – il Pil ha rappresentato la misura non solo dell’attività economica di un paese ma anche del suo grado di sviluppo e del benessere dei suoi cittadini. Le crisi degli ultimi anni (alimentare, energetica e ambientale, finanziaria, economica, sociale) hanno reso urgente lo sviluppo di nuovi parametri di carattere statistico in grado di guidare sia i decisori politici nel disegno delle politiche, sia i comportamenti individuali delle imprese e delle persone. Ferma restando l’importanza del Prodotto interno lordo nella misura dei risultati economici di una collettività, è indispensabile integrare tale misura con indicatori di carattere economico, ambientale e sociale che rendano esaustiva la valutazione sullo stato e sul progresso di una società’’.