Iniziativa del volontariato siciliano con la partecipazione di ben 60 associazioni operanti sul territorio. Si sono svolte manifestazioni ludiche, conferenze e convegni, spettacoli teatrali
Il Centro Servizi del Volontariato di Palermo (Ce.S.Vo.P) ha promosso come ogni anno (eccezion fatta per il 20009 a causa del terremoto in Abruzzo) due giornate dedicate al Terzo Settore, dove le associazioni hanno incontrato la cittadinanza palermitana. L’iniziativa, intitolata “Il Volontariato si espone”, si è svolta l’11 e il 12 dicembre presso l’ex deposito delle Locomotive in via Messina Marine a Palermo e ha visto la partecipazione di ben 60 associazioni operanti sul territorio.
Le associazioni di volontariato si trovano oggi a svolgere compiti diversi dalla semplice assistenza alla cittadinanza e sono sempre più protagoniste nella costruzione delle infrastrutture sociali del territorio. Le Organizzazioni No Profit sono più impegnate oggi in quei settori che coprono le aree che la Sanità pubblica non può continuare a occupare o trascura per insufficienza delle risorse o per assenza di volontà a coinvolgere tutti gli attori (cittadini, Istituzioni, Associazioni, medici e operatori sociali) che operano nel mondo della solidarietà. In realtà, la situazione socio-economica attuale impone alle associazioni delle scelte inedite e richiedono l’assunzione di nuove responsabilità che, spesso, comportano sfide nuove per gli stessi enti di volontariato. Questi impegni per coprire spazi che le Istituzioni sanitarie lasciano scoperte, richiedono una maggiore acquisizione di fondi che va ben oltre la semplice quota d’iscrizione. Problemi finanziari e la difesa dei diritti pretendono, oggi, una collaborazione inedita tra O.d.V. (organizzazioni d Volontariato) anche di differente natura, che, di solito, sono abituate ad agire autonomamente.
La realtà, invece, che coinvolge le associazioni, è differente rispetto a pochi anni prima e si è riflessa in queste giornate nell’organizzazione degli spazi dedicati alle associazioni di volontariato. Infatti, le 60 associazioni sono state distribuite in 6 aree (Benessere, Famiglia, Minori, Anziani, Migranti e Protezione Civile), ognuna nel suo settore di competenza. All’interno dell’area di oltre 1400 mq, si sono svolte manifestazioni ludiche, conferenze e convegni, spettacoli teatrali e un’esposizione collettiva di pittura e di poesia, realizzata da artisti affetti da problemi psichici, intitolata “I Voli della Mente” e promossa dall’associazione Imago. Dopo l’inizio ufficiale della manifestazione giorno 11, si è svolto un convegno sul rapporto scuola, volontariato ed educazione.
Liliana Rositani, dell’Ufficio scolastico regionale della Sicilia, ha rilevato il grande valore formativo dell’integrazione tra volontariato e istruzione scolastica. Il presidente del CeSVoP, Ferdinando Siringo, ha affermato:”La cittadinanza è un valore che si coltiva fra i banchi di scuola e lo dimostra l’esperienza che da anni si conduce in Sicilia grazie all’accordo tra USR e Centri di Servizio per il Volontariato. Tanti ragazzi a scuola hanno conosciuto le associazioni e in molti hanno accolto la proposta di un impegno gratuito per gli altri. Sono le prime forme di azione sociale che alimentano nei giovani il senso di comunità e l’etica pubblica”.
Focus. Incentivare il volontariato tra i giovani
Ferdinando Siringo, presidente del CeSVoP, ha dichiarato:”Queste giornate esistono da diversi anni e l’obiettivo che si prefiggeva i CeSVoP, era di rendere visibile alla cittadinanza il fenomeno del volontariato, promuovendo così fra i giovani la conoscenza di queste realtà spesso misconosciute e incentivare il volontariato tra loro. Un altro obiettivo era di far conoscere le stesse realtà e il loro impegno alle Istituzioni e al mondo imprenditoriale. Nel corso degli anni, questa manifestazione da espositiva e di festa si è trasformata in un momento di riflessione, a causa dei problemi derivanti dal minore interesse mostrato dalla politica e dall’aggravamento dei problemi economici dello Stato. Perciò, le associazioni s’impegnano per tenere viva l’attenzione delle Istituzioni insieme alle autorità ecclesiali, alla Caritas e al centro Pedro Arrupe. In Italia, le politiche sociali non hanno mai avuto un sostegno significativo, fatta eccezione per la 328/00, ma oggi i fondi sono stati ridotti in modo notevole. Occorre un’azione di pressione da parte delle associazioni per difendere i diritti dei cittadini e in questo senso le associazioni si stanno organizzando”.