Palermo - Marciapiedi, una corsa a ostacoli per i cittadini del centro storico - QdS

Palermo – Marciapiedi, una corsa a ostacoli per i cittadini del centro storico

Gabriele Ruggieri

Palermo – Marciapiedi, una corsa a ostacoli per i cittadini del centro storico

giovedì 23 Dicembre 2010

Ma per l’assessore al Centro storico Carta ci sarebbero 2,3 mln da investire per affrontare tali criticità. Da piazza Giulio Cesare a via Cavour buche e irregolarità minacciano i pedoni

PALERMO – Il costante stato di rischio in cui versa il centro storico di Palermo non è di certo una novità, basti ricordare i numerosi crolli verificatisi nei mesi scorsi, che sono diventati ormai una prassi annuale al presentarsi delle prime piogge.
Tale condizione di degrado, tuttavia, non riguarda solamente vecchi edifici abbandonati e monumenti soffocati da smog e umidità, ma anche, in maniera piuttosto consistente, la pavimentazione dei marciapiedi di tutto il centro storico. Da piazza Giulio Cesare alla statua di via Libertà, da corso Vittorio Emanuele a via Cavour, senza dimenticare le strade più interne, i pedoni sono costantemente a rischio di rovinose cadute dovute a marciapiedi con pendenze non uniformi, dossi, buche, sollevamenti in prossimità di radicazioni di alberi e dal consumo del mattonato più datato. Secondo dati dell’assessorato al Centro storico degli interventi in merito sono previsti all’interno di un piano, ancora in fase di predisposizione, per un totale di 24 milioni di euro di economie, provenienti dalla Lr 25/93, di cui 2,3 milioni saranno destinati al recupero di marciapiedi, strade, reti fognarie ed illuminazione pubblica.
La manovra prevede anche l’utilizzo di sei milioni in bandi atti ad incentivare l’intervento di privati. “Sono interventi di grande importanza – dice Maurizio Carta, assessore al Centro Storico – che potremmo definire di salute pubblica, che concentra la sua azione sia su un piano di manutenzioni mirate al benessere degli abitanti del centro storico, sia sullo stimolo all’iniziativa privata”. Proprio il connubio tra pubblico e investimento privato vuole essere il punto di forza degli interventi in programma da parte del Comune.
“Non è solo un piano di interventi di recupero – continua Carta – è il primo passo per una vera e propria politica integrata di valorizzazione”. Ad oggi, comunque tante restano le lacune strutturali del centro storico palermitano, quella della rete dei marciapiedi, come molte altre frutto di una manutenzione che nel corso degli anni è stata assente o poco accurata, ne rappresenta un emblema tanto quanto gli antichi palazzi che si sbriciolano sotto il naturale deflusso degli agenti atmosferici a minare ulteriormente l’incolumità di chi il centro storico giornalmente lo vive.

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