Ammessi a finanziamento (1,2 mln di euro) tre progetti previsti dal bando “Porti, luoghi di sbarco, e ripari di pesca”. Rimodulati i finanziamenti: a farne le spese Vittoria che passa da 859 a 489 mila euro
PALERMO -Il Dipartimento regionale alla Pesca ha ammesso a finanziamento per un 1mln e 200mila euro tre dei progetti previsti dal bando “Porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca”.
I lavori che vengono finanziati con il fondo europeo della pesca ha subito però un rimescolamento di carte, rispetto a quanto stabilito in precedenza. Con tale manovra si è voluto avvantaggiare il Comune di Porto Empedocle a cui andranno 441 mila euro, piuttosto che i 280 mila previsti ed il Comune di Isola delle Femmine a cui andranno 276mila euro, piuttosto che i 113 mila già accordati in precedenza.
A farne le spese è il Comune di Vittoria per cui la cifra rideterminata è di 489 mila euro a fronte degli 859 mila già messi in programma. Non è la prima volta che alla Regione Siciliana si procede alla rimodulazione delle risorse in ordine al Piano di Sviluppo della nautica da diporto, dei porti e porticcioli sparsi nell’Isola. Fin dal 2008 il Vice Presidente dell’Ars, Santi Formica, aveva affrontato il problema mettendo in conto una serie di iniziative che si ritenevano importanti non solo per il rilancio turistico dell’Isola, ma anche per andare incontro ai pescatori delle varie città marinare siciliane di svolgere in sicurezza la normale attività di pesca. E non dimentichiamo che già alla fine del 2009 il presidente Lombardo annunciava la “Direttiva sulla nautica da diporto” individuando complessivamente 42 porti che presentavano le potenzialità per divenire infrastrutture armonizzate nel sistema di portualità turistica. Tra i porti individuati Catania, Messina, Porto Empedocle, Giardini Naxos, Riposto, Marsala, S. Agata di Militello, per una copertura geografica di tutte le coste siciliane. Erano compresi anche interventi nelle isole e arcipelaghi di Sicilia per un totale di 58 milioni di euro di fondi comunitari.
Occorre pertanto che le limitate disponibilità finanziarie concesse dalla regione vengano utilizzate in maniera oculata, dando precedenza a quelle opere che possono apportare grandi benefici a tutta la popolazione residente. Vito Riggio, presidente dell’Enac, suggerisce di pensare a dar vita ad iniziative che non sanno di propaganda e di sperpero di denaro, portando ad esempio che “di fronte ad un improbabile aeroporto di Agrigento (pare siano stati spesi finora qualche milione di euro) è più logico migliorare le infrastrutture al Porto di Porto Empedocle, investendo meglio e dando ulteriori chances allo sviluppo di tutta la costa sud dell’isola con grossi benefici per tutti”.
Capo D’Orlando. Slitta di 5 mesi l’ampliamento del porto di Bagnoli
Non c’è pace nemmeno per Capo D’Orlando, in provincia di Messina. Slitta di oltre cinque mesi l’avvio dei lavori di ampliamento del porto di contrada Bagnoli, a pochi chilometri da Capo d’Orlando. L’assessorato regionale Territorio e ambiente ha richiesto al Comune una formale istanza di attivazione della procedura di valutazione d’impatto ambientale (Via) sul progetto complessivo dell’opera.
La decisione dell’assessorato è dovuta alla nuova configurazione planimetrica delle opere rispetto al progetto del 2003 che aveva già ottenuto il Via e alla mancata valutazione del rischio erosione del litorale a est della fiumara Naso.
L’ampliamento del porto di contrada Bagnoli è un’opera molto importante per la città orlandina che potrebbe sicuramente contribuire a migliorare i flussi economici in tutta l’area tirrenica.