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Istituto autonomo case pericolanti

Iacp. Gestione scriteriata degli alloggi pubblici. Case a perdere. A Catania i sistemi sono meccanizzati e ogni due mesi scattano gli avvisi. Il direttore Schilirò: “Se non si muove l’Ufficio legale ci sono enormi difficoltà negli incassi”. Manutenzioni. La scarsa disponibilità finanziaria degli enti si ripercuote pesantemente sulla qualità e sulla sicurezza degli edifici, che versano spesso in condizioni disastrose.

PALERMO – Alloggi nel degrado, manutenzioni insufficienti, occupanti abusivi o inquilini che non pagano mai. è desolante lo scenario siciliano in tema di Iacp (Istituti autonomi case popolari) e due dati su tutti evidenziano queste difficoltà: 150 milioni di euro di affitti non riscossi (con Palermo in testa con la spaventosa somma di 70 mln €) e punte di morosità che toccano addirittura il 60% nel caso di Catania.
A determinare il mancato pagamento da parte degli assegnatari è soprattutto una questione di tipo culturale, in quanto, come spiega il direttore dell’Iacp etneo, Schilirò, “se l’ufficio legale non agisce, ci sono delle difficoltà”. E anche quando si interviene per via giudiziaria, gli inquilini risultano nullatenenti.
Quindi, anche in questo caso, il cane si morde la coda. (continua)