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Caso Serravalle, Corte dei Conti chiede 100 mln a Penati e altri 9

MILANO – Un danno erariale di oltre cento milioni per l’acquisto da parte della Provincia di Milano del pacchetto azionario della Milano Serravalle detenuto dal gruppo Gavio e pagato un prezzo ritenuto sproporzionato rispetto al reale valore. è quanto chiede la Procura della Corte dei Conti della Lombardia a Filippo Penati, allora numero uno di Palazzo Isimbardi, all’ex Segretario Generale Antonino Princiotta e a otto componenti della Giunta Provinciale che nel ’95 si occupo’ dell’operazione. Secondo i magistrati contabili si tratta di "un’acquisizione scellerata" e contesta a Penati (e ad altri nove amministratori della società Asam, controllata dalla Provincia) un danno erariale superiore ai 100 milioni di euro. Il prezzo fissato per azione sarebbe "sproporzionato" e "ben al di sopra del reale valore di mercato". La Corte dei Conti contesta anche un "danno per il deprezzamento del controvalore del pacchetto azionario detenuto dal Comune di Milano nella stessa società".
Penati, ex capo della segreteria politica di Pierluigi Bersani, è oggi imputato per corruzione e concussione per presunte tangenti intascate sulla riqualificazione dell’ex area Falck di Sesto San Giovanni.