Il messaggio del premier Berlusconi al governatore della Sicilia. Miccichè: “Siamo al suicidio politico, altro che dialogo!”
PALERMO – Se la legislatura deve proseguire e si deve rilanciare l’azione di governo, per il completamento del Lombardo-bis bisogna fare spazio sia all’Udc che a quella parte del Pdl oggi non presente in giunta. Questo il messaggio al governatore della Sicilia, dall’incontro concluso nella notte di mercoledi a palazzo Grazioli tra Silvio Berlusconi e il presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo. Presenti i due coordinatori del partito, Sandro Bondi e Denis Verdini, oltre a Domenico Nania, uno dei due coordinatori del Pdl in Sicilia.
“Constato con grave dispiacere che i vertici nazionali del Pdl insistono ancora su una legge costituzionale che consenta loro di disarcionare un governatore della Sicilia, democraticamente eletto dal popolo, e sulla proterva volontà di non assegnare i fondi Fas che, secondo la normativa europea, debbono essere destinati alla Sicilia”. Questo lo sfogo di Gianfranco Miccichè, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al Cipe. “Altro che apertura al dialogo. Siamo ormai al suicidio politico”, ha aggiunto Miccichè.
Di umore diverso Ignazio La Russa, coordinatore del Pdl: “è stata una riunione interlocutoria. C’é stato l’avvio di un confronto, come avevamo chiesto nel merito, su quale sarà il futuro della giunta siciliana. Ora sarà il presidente Berlusconi a tirare le somme ma i tempi non saranno lunghi”.
Positivo anche il deputato regionale del Pdl, Giovanni Greco che sull’intervento di Berlusconi nei confronti della situazione del partito nell’isola ha detto: “Lo considero un primo passo verso la ricucitura della frattura creatasi all’interno del Pdl in Sicilia. La via del dialogo intrapresa da Berlusconi – afferma Greco – conferma ancora una volta la singolare saggezza e la disponibilità di un Leader a cui sta veramente a cuore la serenità all’interno della sua Famiglia, che comprende i problemi e cerca attraverso la via del dialogo di risolverli, diversamente da coloro che”‘cainamente” hanno impedito invano che ciò avvenisse. Sono certo – conclude il deputato regionale – che si arrivi a un accordo definitivo”.
Il presidente Lombardo, da parte sua, ha così commentato: “Una conversazione positiva dalla
quale sono emersi dei punti fermi: varare una giunta che appoggiata dalla maggioranza lavori per il riordino e al risanamento del sistema Sicilia”. “Abbiamo chiesto anche – aggiunge il governatore e leader del Mpa – che venga rispettato lo Statuto dell’autonomia siciliana e che vengano messi subito a disposizione, senza altri indugi, i fondi Fas per la Sicilia e tutte le altre Regioni del Sud”.
Fino alle quattro e mezza di ieri pomeriggio nessuna novità sui tre nomi per completare la Giunta, anche se il giorno prima Lombardo aveva detto di averli già decisi ma che riteneva inevitabile incontrare Silvio Berlusconi “per un atto di rispetto istituzionale”
Dalle indiscrezioni, si parlava del presidente della Fondazione del Banco di Sicilia, Gianni Puglisi, o l’imprenditrice vitivinicola José Rallo. Ma puglisi ha smentito alle agenzie.