Sostiene di essere stato a un passo dall’arresto di importanti boss latitanti come Bernardo Provenzano e Matteo Messina Denaro, ma di essere stato bloccato dai suoi superiori. Adesso, a distanza di anni, ha presentato un esposto alla Procura di Palermo. Gli episodi raccontati dal sottufficiale che è capo scorta di Nino Di Matteo, Pm del processo contro i vertici del Ros accusati di avere favorito la latitanza di Provenzano, si riferiscono al periodo fra il 2001 e il 2007. Masi afferma di avere condotto indagini, anche personali, per risalire al covo di Provenzano, poi arrestato nel 2006, ma di avere subito ostacoli e pressioni di ogni tipo. Un copione che si sarebbe ripetuto con Matteo Messina Denaro.
